Russiagate, Guardian: «Farage persona di interesse per l'Fbi»

Russiagate, Guardian: «Farage persona di interesse per l'Fbi»
Giovedì 1 Giugno 2017, 14:54 - Ultimo agg. 2 Giugno, 18:01
3 Minuti di Lettura
Nigel Farage è «persona informata dei fatti» nell'ambito dell'inchiesta dell'intelligence americana che cerca di fare luce su possibili collusioni tra il Cremlino e la campagna presidenziale di Donald Trump. A scriverlo è il Guardian citando fonti vicine alle indagini, secondo cui l'ex leader dell'Ukip ha destato l'attenzione degli inquirenti del FBI per via delle sue relazioni con individui legati sia alla campagna Trump sia a Julian Assange, il fondatore di Wikileaks che Farage ha visitato a marzo. WikiLeaks lo scorso anno pubblicò numerose email hackerate che danneggiarono la campagna di Hillary Clinton ed è sospettato di aver cooperato con la Russia attraverso terze parti, stando alle testimonianze rilasciate al Congresso dall'ex direttore della Cia John Brennan.

Farage non viene accusato di aver compiuto azioni illecite né è considerato sospetto o è oggetto dell'inchiesta americana, puntualizza il quotidiano britannico. Ma essere persona informata dei fatti significa che gli inquirenti ritengono che possa disporre di informazioni sull'oggetto dell'indagine e pertanto potrebbe essere sottoposto a loro esame. Le fonti con cui ha parlato il Guardian spiegano che ad essere esaminata in qualità di elemento che rientra nella loro vasta inchiesta è la prossimità di Farage a persone al centro dell'inchiesta, che analizza il modo in cui la Russia potrebbe aver lavorato con funzionari della campagna Trump al fine di influenzare l'elezione americana.

«Una delle cose che gli inquirenti dell'intelligence hanno esaminato sono i punti di contatto e le persone coinvolte», ha spiegato una fonte. «Se fai una triangolazione Russia-Wikileaks, Assange e assistenti Trump la persona che esce fuori con più frequenza è Nigel Farage. »È proprio al centro di quelle relazioni, riemerge in continuazione.
La fonte cita tra l'altro i legami tra Farage e Roger Stone, consigliere politico di lunga data di Trump che ha ammesso di essere in contatto con Guccifer 2.0, hacker che le agenzia di intelligence americane considerano un agente del Cremlino. Il portavoce di Farage ha tenuto a precisare che l'ex leader dell'Ukip non ha mai lavorato con funzionari russi ed ha descritto le domande sulle attività di Farage «al limite dell'isteria».«Nigel non è mai stato in Russia, né ha lavorato con le autorità del paese», ha detto, senza però poi rispondere alla domanda se Farage fosse a conoscenza dell'inchiesta del Fbi, avesse assunto un legale in materia, né quando avesse incontrato per la prima volta Trump, osserva il Guardian. Lo stesso portavoce, aggiunge, non ha precisato se Farage avesse ricevuto un compenso per le sue apparizioni sull'emittente russa RT. Una domanda alla quale si è rifiutata di rispondere anche la stessa emittente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA