Taiwan, 60 missili antinave e 100 aria-aria dagli Stati Uniti. Cina furiosa: «Fate marcia indietro»

Taiwan, 60 missili antinave e 100 aria-aria dagli Usa. La furia della Cina: «Fate marcia indietro»
Taiwan, 60 missili antinave e 100 aria-aria dagli Usa. La furia della Cina: «Fate marcia indietro»
Sabato 3 Settembre 2022, 10:34 - Ultimo agg. 17 Aprile, 19:20
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Non si placano le tensioni nel Pacifico con lo scontro tra Cina e Taiwan e il ruolo degli Stati Uniti. L'amministrazione Biden ha infatti approvato la vendita di armamenti a Taiwan per oltre 1,1 miliardi di dollari. Un pacchetto che, riporta la Cnn, comprende fino a 60 missili antinave e fino a 100 missili aria-aria. Si tratta di una decisione che rischia di infiammare ulteriormente le tensioni tra Washington e Pechino, che considera Taiwan - di fatto indipendente - «parte inalienabile» del territorio cinese.

Taiwan ringrazia gli Usa: ecco gli armamenti

Gratitudine agli Usa dal ministero della Difesa di Taiwan, che vuole rafforzare la difesa aerea e la sicurezza marittima di fronte alla strategia della Cina della cosiddetta «zona grigia», il ricorso a tattiche che sfidano lo status quo senza innescare un'escalation che porti a un conflitto aperto.

Secondo l'agenzia Cna, il pacchetto include 355 milioni di dollari per 60 missili antinave Agm-84L Harpoon e 100 missili aria-aria 100 Aim-9X Sidewinder, oltre a supporto logistico e manutenzione per radar di difesa aerea. Giovedì i militari di Taiwan hanno confermato di aver abbattuto un «drone civile non identificato» nei cieli sopra l'arcipelago di Kinmen, controllato da Taiwan, vicino alla costa della Repubblica Popolare Cinese.

 

La furia della Cina: prenderemo contromisure

«La Cina adotterà in modo risoluto le contromisure legittime e necessarie alla luce degli sviluppi della situazione». Si è espresso così Liu Pengyu, portavoce dell'ambasciata cinese a Washington dopo che l'amministrazione Biden ha annunciato la vendita di armamenti a Taiwan per 1,1 miliardi di dollari, una decisione su cui il gigante asiatico vorrebbe che gli Usa facessero marcia indietro. «Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese - ha insistito in una dichiarazione diffusa via Twitter - Gli Stati Uniti sono responsabili di interferenze negli affari interni della Cina e pregiudicano la sovranità e gli interessi di sicurezza della Cina vendendo armi alla regione di Taiwan. Tutto questo va contro il diritto internazionale e i principi alla base delle relazioni internazionali, viola il principio di 'una sola Cinà e le disposizioni dei tre Comunicati congiunti Cina-Usa» oltre a «mandare segnali sbagliati alle forze separatiste per l' 'indipendenza di Taiwan'». La vendita di armi a Taiwan, si legge ancora, «mette gravemente a rischio le relazioni tra Cina e Usa e la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan». La Cina «chiede agli Stati Uniti di rispettare gli impegni», di «porre fine alla vendita di armamenti e ai contatti militari con Taiwan», di fare «immediatamente» marcia indietro sulla vendita di armi all'isola.

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