Usa, Joe Biden sceglie lo zar asiatico

Usa, Joe Biden sceglie lo zar asiatico
di Erminia Voccia
Sabato 23 Gennaio 2021, 14:06
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Il neo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha istituito una nuova carica all’interno del Consiglio di sicurezza nazionale: il “coordinatore per l’Indo-Pacifico". Una mossa che non necessita dell'approvazione del Senato. Il coordinatore per l’Indo-Pacifico è figura chiamata a gestire i rapporti con l'Asia e in particolare con la Cina, a dimostrazione di quanto contino per la Casa Bianca le relazioni con Pechino. Il ruolo è stato affidato a un veterano dell'Amministrazione Obama, Kurt Campbell, 63 anni, volto noto nelle capitali asiatiche. Il coordinatore della regione dovrà riferire al consigliere per la Sicurezza nazionale, ruolo affidato da Biden a Jake Sullivan. Campbell ha ricoperto infatti la carica di Assistente del segretario di Stato per gli Affari dell’Asia orientale e del Pacifico dal 2009 al 2013. È considerato l'architetto del "pivot to Asia", ossia la strategia che prevede lo spostamento degli interessi economici e strategici di Washington dai teatri euro-atlantico e mediorientale a quelli dell'Oceano Pacifico e dell'Estremo Oriente.

La sua nomina lascia presupporre che la nuova Amministrazione Biden voglia puntare a rinnovare l'impegno statunitense nella regione, nell'ottica di contenere l'espansione cinese, un impegno che non può non prescindere dal rafforzamento delle alleanze con il partner storici, come Giappone e Corea del Sud.

A dicembre Campbell aveva affermato che il fattore chiave della strategia statunitense in Asia è la presenza militare Usa e la sua capacità di contenere le sfide poste dalla crescente presenza cinese e dall'aspirazione di Pechino a diventare la potenza dominante nell'area. A livello militare, uno degli esempi più chiari dell'interesse americano per il Pacifico è che il Pacific Command, ovvero il comando militare per la regione, sta diventando sempre più importante rispetto all'European Command, in cui rientra anche la Russia, e al Central Command, deputato invece all'area mediorientale.

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La scelta di Kurt Campbell mostra anche quanto l'esigenza di un approccio deciso nei confronti di Pechino sia ormai una questione bipartisan nella politica a stelle e strisce. Da Joe Biden è lecito aspettarsi un atteggiamento sì più distensivo nella gestione dei rapporti con il rivale cinese, ma non meno fermo e risoluto. La partita più aspra tra Usa e Cina nei prossimi anni si giocherà però in ambito tecnologico.

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