Usa, i problemi erettili pesano sul bilancio del Paese: 174 milioni di dollari spesi in congegni a pressione

�Se proprio volete un’erezione, pagatevela da soli�.



Ecco la reazione sbrigativa di un opinionista conservatore davanti alla notizia che la mutua dello Stato federale Usa ha sborsato 174 milioni di dollari in cinque anni per pagare a uomini con disfunzioni erettili alcuni congegni a pressione che generano erezione. L’assurdo è che se i pazienti se li fossero procurati con i propri soldi, avrebbero speso la metà. Da qui la reazione di Ben Domenech, dell’Heartland Institute, e il suo sollecito a comprarsi questi apparecchi di tasca propria: «Non mandate il conto ai contribuenti americani!» ha protestato.



La polemica è esplosa quando l’ispettore generale del Ministero della Sanità ha pubblicato un rapporto, denunciando che la spesa avrebbe potuto essere della metà. Difatti il Medicare, la mutua che finanzia le spese mediche degli over-65, non ha tentato di ottenere costi inferiori. E si è così arrivati alla cifra esagerata di 174 milioni di dollari. Ma solo il Congresso ha l’autorità di decidere quali apparecchi sanitari debbano essere soggetti a gara di appalto perché costino di meno alle casse dello Stato. E nessuno si spiega come mai i deputati non si siano interessati alla questione, nonostante il fatto che dovrebbero essere “sensibili” in quanto sono in maggioranza uomini e molti non sono più giovanissimi.



Il problema promette ora di diventare anche più serio, con le inevitabili ricadute ironiche, perchè l’intera generazione dei baby-boomers sta arrivando all’età della pensione. E’ lecito immaginare che molti di loro soffriranno di problemi erettili, e che fra questi non tutti potranno usare la pillolina blu e quindi chiederanno alla mutua di comprar loro il VES (Vacuum Erection System). In altre parole: le erezioni degli over-65 diventeranno un peso crescente sul bilancio. Difatti le richieste dell’anno scorso sono già il doppio rispetto a quelle di soli cinque anni fa.