NEW YORK - Un debole, contro la Russia ci vuole il pugno duro. Un guerrafondaio invece, dalle parole forti si rischia di passare ai fatti concreti.
In una linea stringata, dunque: quale che sia la direzione in cui si muove, tutti contro Biden.
A rivelarlo, un sondaggio realizzato dalla Associated Press che evidenzia il malcontento degli americani nei confronti di un presidente sempre più distante dall’immagine di un leader.
Il principale dossier sul tavolo è naturalmente la guerra in Ucraina.
E il dilemma amletico oscilla tra l’intervenire o il non intervenire.
Il 56% degli intervistati sostiene che Biden non sia stato sufficientemente “tough”, duro appunto, con Putin.
La forbice ovviamente si allarga tra democratici e repubblicani, con la destra che lo boccia e che per un enorme 70% invoca un atteggiamento più incisivo, più da “Commander in Chief”, più da comandante in capo.
C’è un dato, però, ancora più allarmante: tra dichiarazioni improvvisate, smentite del Dipartimento di Stato (e addirittura dello stesso staff della Casa Bianca), e nuove dichiarazioni rimarcate persino nero su bianco, soltanto un quarto degli americani crede che Biden sia all’altezza della situazione.
Che vanti, cioè, «la capacità di gestire una crisi, di promuovere la posizione degli Stati Uniti nel mondo e di poter effettivamente guidare la macchina militare» a stelle e strisce.
Da New York a praticamente ovunque nel Paese, insomma:
AAA cercasi leader disperatamente.
(Tra l’incudine e il martello: c’è chi lo accusa di troppa forza e chi, invece, di troppa debolezza)