Campidoglio, nasce l'Alemanno-bis:
5 novità e 7 conferme, polemiche nel Pdl

La nuova giunta capitolina
La nuova giunta capitolina
Venerdì 14 Gennaio 2011, 08:50 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 22:01
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ROMA (14 gennaio) - Nasce Alemanno-bis, la nuova giunta capitolina. L'accordo stato trovato in nottata, nel corso di una riunione fiume con il sindaco e i dirigenti nazionali e romani del Pdl, dopo tre giorni di consultazioni. «Ci presentiamo con una squadra molto rafforzata rispetto al passato che sono convinto riuscirà a servire meglio e i maniera più seria ed efficace gli interessi di questa città», ha detto il sindaco a SkyTg24. Polemiche nella maggioranza per la composizione della nuova giunta, mentre La Destra annuncia una mobilitazione popolare, l'Udc parla di opposizione costruttiva e Pd e Idv stroncano la nuova compagine capitolina.



I nomi che compongono la nuova giunta di Alemanno vedono cinque novità e sette conferme: al Bilancio, al posto di Maurizio Leo, arriva Carmine Lamanda, ex dirigente della Banca d'Italia e di Capitalia e ora Unicredit. Sacrificato anche l'assessore alla Cultura, Umberto Croppi, sostituito dall'attuale delegato al Centro storico, Dino Gasperini, che avrà anche la delega al Centro Storico.



A lasciare la giunta saranno anche Fabio De Lillo, che cederà l'Ambiente a Marco Visconti, Sergio Marchi, sostituito ai Trasporti da Antonello Aurigemma, e Laura Marsilio, che passerà il testimone a Gianluigi De Palo, presidente delle Acli romane, che avrà anche la delega alla famiglia. A Sveva Belviso, inizialmente destinata al posto della Marsilio, restala delega ai servizi sociali.



Per il resto confermati Marco Corsini (Urbanistica), Fabrizio Ghera (Lavori pubblici), Davide Bordoni (Commercio), Alfredo Antoniozzi (Casa e patrimonio), Mauro Cutrufo (Turismo) ed Enrico Cavallari (Personale).



Il sindaco ha firmato l'ordinanza di nomina poco prima della tradizionale udienza annuale con il Papa, rendendo così ufficiale la presenza della sua squadra all'incontro con il Santo Padre, cui alla vigilia sembrava dovesse essere accompagnato solo dai rappresentanti dell'assemblea capitolina.



Al vertice notturno con Alemanno, tenutosi nella sede dell'ex Forza Italia, hanno partecipato tra gli altri Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri, Alfredo Pallone (vice coordinatore regionale del Pdl), Luca Gramazio. Dopo una lunga notte di lavoro, i dirigenti nazionali e locali del Pdl, riuniti con il sindaco, hanno raggiunto la quadra della Giunta che dovrà avviare la "fase due" del governo della Capitale.



De Lillo: il Pdl mi abbandona, lunedì deciderò. «Lunedì parlerò, in una conferenza stampa al Senato del mio futuro politico. Per ora posso dire che il Pdl mi sta abbandonando e sta impedendo la possibilità di fare attività politica a chi mi è vicino», dice il senatore Stefano De Lillo dopo aver appreso i nomi della nuova Giunta. Tra gli assessori manca Fabio De Lillo, fratello di Stefano ed ex assessore all'Ambiente. «Avevo due candidati alla Regione, ma sono stati eliminati dalle liste per le ultime elezioni. Avevo un candidato primo degli eletti da tre consigliature e lo stanno eliminando dopo che già si era dimesso da consigliere per fare l'assessore - sottolinea il senatore - Non so se potrò fare ancora politica: dovrò chiederlo al fuoco amico che mi sta sbarrando la strada». E ribadisce che lunedì annuncerà le sue decisioni per il futuro, anche in relazione al partito.



Tredicine: «Sono deluso ma soprattutto non credo si possa comprare la gente con un contentino: la politica è passione e passato ed ha delle regole che devono essere rispettate», dice il consigliere comunale dell'Area Sammarco, che non ha avuto assessori. La casella degli ex Fi è stata occupata da Dino Gasperini che ha preso il posto di Umberto Croppi. Nel ribadire che «Gasperini è un amico» e nel sottolineare la stima verso il nuovo assessore Tredicine non ha celato il suo malcontento. «Mi avevano proposto una delega ma non ho voluto sapere a cosa. Sono nel partito da molto tempo e pensavo che questo contasse qualcosa». Il riferimento è proprio nei confronti di Gasperini eletto nell'Udc e in un secondo momento accolto nelle fila del Pdl. Per questo «oggi vedrò i miei consiglieri e assessori municipali per vedere cosa fare e cioè se decidere un'azione o meno. Il che non vuol dire uscire dal partito», ha detto Tredicine. È in Aula «se prima c'erano delibere che non si legavano al programma e per una logica di partito venivano votate da oggi sarò più ferreo».



Croppi amareggiato. «Posso solo constatare quanto sia commovente e gratificante la reazione della gente che incontro». Umberto Croppi, alla notizia della sua mancata conferma alla guida dell'assessorato alla Cultura, confessa di «non aver voglia di parlare», lasciando percepire un tono di amarezza nella sua voce. A Omniroma dice: «Sto facendo una passeggiata per il centro di Roma perché ne sentivo il bisogno».



Storace: giunta debole, mobilitazione popolare. «Alemanno ha lanciato la candidatura a ex sindaco varando una giunta debole come lui», ha affermato il segretario nazionale de La Destra e consigliere comunale in Campidoglio. Dopo una riunione con Storace, il segretario regionale Vittorio Messa, quelli provinciale Roberto Buonasorte, e romano, Dario Rossin, La Destra ha definito la nuova giunta una proposta politica di assoluta debolezza per la città di Roma e per il quadro politico cittadino.



«È evidente che il Sindaco rinuncia a rivincere le elezioni non volendo modificare metodi di Governo - è scritto in un comunicato - Ancora peggio sarebbe l'approvazione di una norma in parlamento tesa ad allargare la giunta per via partitocratica. Sarebbe uno schiaffo alla democrazia e alla povera gente la moltiplicazione delle poltrone per sistemare i problemi di Alemanno, contro la quale organizzeremmo una vasta mobilitazione popolare».



L'Udc: «Faremo come sempre un opposizione costruttiva sulle questioni e sui temi affrontati cercando anche di spingere l'amministrazione comunale a scelte di responsabilità verso Roma; perché il nostro fine è il bene comune, quello dei cittadini e della città - dice il vice presidente e assessore all'urbanistica della regione Lazio Luciano Ciocchetti - Se ci saranno provvedimenti seri e utili l'Udc li voterà. Speriamo che i tecnici inseriti all'interno di questa nuova giunta siano veramente produttivi nel rivedere il cronoprogramma e gli obiettivi di fondo del governo Comunale. Il nome del nuovo Assessore alle Politiche sociali e Famiglia: Gianluigi De Palo è certamente un segnale importante. La nostra scelta è stata di rimanere fuori dalla nuova giunta perché abbiamo voluto rispettare la volontà degli elettori e la presa d'atto che ormai l'ex giunta non aveva dato in questi anni segni di discontinuità col passato e questo rimpasto lo dimostra. Con l'ufficializzazione della nuova giunta il gruppo Udc al comune aumenta di numero arrivando a tre consiglieri comunali con l'ingresso di Paolo Voltaggio secondo dei non eletti, dopo le dimissioni di Dino Gasperini che assume il ruolo di assessore alla Cultura».



Il Pd: Roma finirà in serie B, giunta modesta. «La seconda giunta messa in piedi da Alemanno in questi giorni è una squadra debole e di transizione, un gruppo figlio di mille compromessi e accordi che ha l'obiettivo unico di vivacchiare per qualche mese in attesa di arrivare alla prossima tornata elettorale. Questa giunta porterà Roma in serie B», afferma il consigliere regionale Enzo Foschi. «Quella presentata da Alemanno è una giunta di basso livello, sicuramente non all'altezza della situazione catastrofica in cui il sindaco ha ridotto in poco tempo la nostra città». Lo dichiara in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli.



L'Idv: «Tanto rumore per nulla. Il rimpasto nella giunta capitolina ci regala la fotografia di un centro destra sempre più chiuso in se stesso, dove le poche voci discordanti, come l'ex assessore alla cultura Croppi, vengono inesorabilmente escluse - dice il segretario regionale Vincenzo Maruccio - Sul piano politico il rimpasto è una vera e propria ammissione di responsabilità sugli scandali che hanno caratterizzato gli ultimi mesi della giunta: l'estromissione di Marchi suona come la ricerca di un capro espiatorio per la Parentopoli romana e a pagare è solo chi ha sistemato più congiunti nelle controllate, Atac e Ama in testa. Quanto a De Lillo, evidentemente paga le indecisioni della giunta sui rifiuti, che hanno esposto il sindaco all'ennesima brutta figura, culminata con il clamoroso scarico di responsabilità sulla Regione. Un mero cambio di nomi, affinchè nulla cambi».



Giro: giunta forte e autorevole. «Mi riconosco pienamente nelle scelte compiute dal sindaco Alemanno e nel profilo politico della nuova giunta. Ho apprezzato il lavoro molto dettagliato svolto dai dirigenti locali del partito sui contenuti e la suddivisione delle deleghe. Anche la qualità politica e istituzionale delle nomine degli assessori è perfettamente coerente con gli obiettivi che essi dovranno raggiungere nei loro ambiti specifici». Così Francesco Maria Giro, sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, commenta la nuova giunta comunale di Roma.
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