Bagno di folla e Tricolori per Salvini: «Daremo il sangue per una nuova comunità europea»

di Mario Ajello
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"Vinceròòò....", cantata da Pavarotti e sale sul palco Matteo Salvini. Ovazione. «Voi siete l'avanguardia dell'orgoglio, del cambiamento e della dignità di questo Paese», dice subito il leader della Lega. E fa salire al suo fianco nel palcoscenico di Piazza del Popolo decine di sindaci leghista.
La parola che usa Salvini è "buon senso" ed è quella che usano tutti in questa piazza molto popolana, per niente borghese, non somigliante alle piazze berlusconiane, semmai più simile sociologicamente a quelle che un tempo erano della sinistra. La vecchia Lega bossiana non c'è più, c'è la Lega nazionale anche molto sudista. «Marciare uniti e compatti, e così non avremo paura di nessuno», dice Salvini.
La piazza è sovranista e il Made in Italy è il suo orgoglio. Salvini fa salire sul palco anche i cuochi italiani (sarà un messaggio subliminale a Elisa Isoardi?) che hanno vinto medaglia d'oro nei campionati mondiali della cucina. Cita De Gasperi: «Un politicante bada alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni».
E ancora: «Oggi è il giorno dedicato alla Vergine Maria. Vi leggo queste righe: un'unione di popoli distinti etnicamente, questo dev'essere l'Europa. Che deve avere anima e identità". Si blocca un attimo Il Capitano e poi: "Sapete chi ha scritto queste cose? Un pericoloso populista che si chiamava Giovanni Paolo II».
Da Wojtyla a Martin Luther King: «Per farsi dei nemici, non è necessario dichiarare guerra basta dire quello che si pensa». Ovazione. Ma questa è ancora più forte, a proposito dei gilet gialli: «Chi semina povertà raccoglie protesta. Dunque l'Europa deve cambiare, mentre «l'Italia sta già cambiando moltissimo». Matteo, Matteo, Matteo, grida la folla. E lui: «"Chiedo a voi, sono andato di andare a trattare con la Ue a nome di sessanta milioni di italiani che vogliono continuare a coltivare la speranza. Volere è potere!».
Poi aggiunge: «Crescita sostenibile, protezione sociale, miglioramento di qualità della vita e solidarietà: sono nei trattati fondativi dell'Europa. Qualcuno ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità europea». E ancora: «Quello che abbiamo ottenuto in questi mesi non è il frutto del lavoro di uno ma di tutti. Ringrazio Luigi (ndr Di Maio) per il suo lavoro: questo governo vuole durare cinque anni».
Sabato 8 Dicembre 2018, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 08:22
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La parola che usa Salvini è "buon senso" ed è quella che usano tutti in questa piazza molto popolana, per niente borghese, non somigliante alle piazze berlusconiane, semmai più simile sociologicamente a quelle che un tempo erano della sinistra. La vecchia Lega bossiana non c'è più, c'è la Lega nazionale anche molto sudista. «Marciare uniti e compatti, e così non avremo paura di nessuno», dice Salvini.
La piazza è sovranista e il Made in Italy è il suo orgoglio. Salvini fa salire sul palco anche i cuochi italiani (sarà un messaggio subliminale a Elisa Isoardi?) che hanno vinto medaglia d'oro nei campionati mondiali della cucina. Cita De Gasperi: «Un politicante bada alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni».
E ancora: «Oggi è il giorno dedicato alla Vergine Maria. Vi leggo queste righe: un'unione di popoli distinti etnicamente, questo dev'essere l'Europa. Che deve avere anima e identità". Si blocca un attimo Il Capitano e poi: "Sapete chi ha scritto queste cose? Un pericoloso populista che si chiamava Giovanni Paolo II».
Da Wojtyla a Martin Luther King: «Per farsi dei nemici, non è necessario dichiarare guerra basta dire quello che si pensa». Ovazione. Ma questa è ancora più forte, a proposito dei gilet gialli: «Chi semina povertà raccoglie protesta. Dunque l'Europa deve cambiare, mentre «l'Italia sta già cambiando moltissimo». Matteo, Matteo, Matteo, grida la folla. E lui: «"Chiedo a voi, sono andato di andare a trattare con la Ue a nome di sessanta milioni di italiani che vogliono continuare a coltivare la speranza. Volere è potere!».
Poi aggiunge: «Crescita sostenibile, protezione sociale, miglioramento di qualità della vita e solidarietà: sono nei trattati fondativi dell'Europa. Qualcuno ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità europea». E ancora: «Quello che abbiamo ottenuto in questi mesi non è il frutto del lavoro di uno ma di tutti. Ringrazio Luigi (ndr Di Maio) per il suo lavoro: questo governo vuole durare cinque anni».
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COMMENTA LA NOTIZIA
5 di 11 commenti presenti
2018-12-08 21:05:50
Matteo , sei la guida che orienta i bisogni del popolo italiano......e i risultati si vedono ........c'era tutta l' Italia in piazza del Popolo , non solo i padani .......il Sud era molto presente e questo fa diventare ancora piu' viola chi e' da sempre schierato dall'altra parte
2018-12-08 20:34:23
platealmente patetico, vedremo quando sangue saranno capaci di far scorrere?????????????? che pagliacciata.
2018-12-08 19:14:36
Mi fa tanto ricordare quando il duce annunciò l'entrata in guerra contro la Gran Bretagna e la Francia e ci fu un boato di gioia. Ma che gioia era? Cosa aveva creduto la folla nel 1940? Oggi 2018 abbiamo un altro proclama? La storia non ci ha insegnato niente: dubitate gente, dubitate.
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