Napoli è stata scelta tra le città italiane per lo spoglio dei voti degli italiani all'estero. Domenica 25 settembre infatti, presso l'ufficio decentrato di Napoli, si costituiranno ulteriori 289 seggi destinati esclusivamente a queste operazioni. Nella eventualità che non tutti i numerosi scrutatori nominati si presentino, il Comune «invita i cittadini interessati, in possesso dei requisiti previsti dalla legge», a recarsi, alle ore 10 a via Terracina 1, presso l'Istituto professionale statale G. Rossini, liceo scientifico statale Labriola, l'Isis Boccioni Palizzi e a via J.F. Kennedy 112, presso l'Istituto tecnico Industriale Righi. Le candidature per la sostituzione degli scrutatori assenti dovranno essere presentate ai presidenti dei seggi.
Come mai anche Napoli è finita tra le città che scrutineranno i voti degli italiani all'estero (cosa che prima avveniva a Roma)? La suddivisione tra le Corti d'Appello di Roma, Milano, Firenze, Bologna e Napoli è stata stabilità da un decreto legge, il 41 del 2022, convertito con modifiche dalla legge 84 del 2022. Saranno dunque cinque le città ad occuparsi dello scrutinio di tutti gli italiani che vivono all'estero. Ogni città scrutinerà alcuni territori suddivisi per fasce. Gli aventi diritto al voto in città sono 728.198, di cui 340.788 maschi, 387.410 femmine. Votano per la prima volta 3.245 elettori, di cui 1.686 maschi e 1.559 femmine.
Nel 2018 il prefetto di Napoli impose che per il rilascio fosse necessaria la denuncia, per evitare oscure trame. Oggi è più semplice: basta recarsi in Municipalità, richiederne il duplicato, presentare un documento e via. In alcuni casi si tende a rilasciare le tessere anche a mariti, mogli, o figli. Infine gli elettori non deambulanti potranno esercitare il diritto di voto anche in seggi diversi da quelli di iscrizione. L'elenco delle sezioni elettorali prive di barriere architettoniche è già disponibile sulla homepage del sito istituzionale del Comune di Napoli.