Elezioni politiche 2018, istruzioni per l'uso: ecco come si vota

Elezioni politiche 2018, istruzioni per l'uso: ecco come si vota
di Rossella Grasso
Sabato 3 Marzo 2018, 10:51
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Domanica 4 marzo i cittadini sono chiamati alle urne per eleggere i membri della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. È possibile votare solo nella giornata di domenica dalle 7 del mattino alle 23. Per la prima volta si vota con il Rosatellum, legge elettorale del 2017, ufficialmente legge 3 novembre 2017, n. 165, che prende il nome dal suo ideatore, il capogruppo del PD alla Camera Ettore Rosato. Il sistema è misto cioè assegna parte dei seggi secondo il criterio maggioritario, uninominale, e parte secondo il proporzionale, plurinominale. per la Camera un terzo dei deputati, 232, sono eletti in collegi uninominali, due terzi, 386, in piccoli collegi plurinominali ripartiti su base nazionale e 12 sono scelti dalla circoscrizione estero. Stesso criterio per il Senato: un terzo, 116, sono eletti nei collegi uninominali, due terzi, 193, in piccoli collegi plurinominali ripartiti su base regionale e 6 eletti nella circoscrizione estero.

Possono votare per la Camera i cittadini che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e per il Senato i maggiori di 25 anni. Al seggio ogni elettore riceverà due schede, una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Sulla scheda sono segnalati tutti i nomi dei candidati per partito. In ogni riquadro, nella casella in alto è segnalato il nome del candidato per il collegio uninominale e nelle caselle sottostanti i nomi delle liste plurinominali. È possibile esprimere la propria preferenza in tre modalità diverse. Si può barrare il simbolo della lista e in questo caso il voto andrà anche al candidato uninominale. Oppure, si può barrare il nome del candidato uninominale e il voto si estenderà alle liste collegate in misura proporzionale ai voti. Infine, si può barrare il nome del candidato uninominale e la lista. Per il proporzionale i candidati saranno eletti in proporzione ai voti ottenuti nel collegio in ordine di lista.

Per le elezioni politiche 2018 non è ammesso il voto disgiunto, ovvero non è possibile scegliere un candidato uninominale di un partito e una lista di un altro. Inoltre non è possibile esprimere preferenze di nome nelle liste plurinominali o aggiungere nomi a matita. Entrambi i casi annullano la scheda e invalidano il voto. La nuova legge elettorale sembra complicata da capire ma esprimere la propria preferenza di voto è molto più semplice di quanto possa sembrare.

Al termine degli scrutini i seggi saranno assegnati su base uninominale e plurinominale. Nel primo caso si aggiudica il seggio il candidato che ha più voto nel suo collegio, anche solo un voto in più. Per il proporzionale vige la soglia di sbarramento per cui i partiti singoli devono raggiungere il 3% per aggiudicarsi seggi in Parlamento, per le coalizioni la soglia è al 10%. Per la ripartizione dei voti nella stessa coalizione non sono conteggiati i voti dei partiti che non superano l'1%, invece quelli dei partiti che non raggiungono il 3% verranno distribuiti tra le liste della stessa coalizione.
 

Per votare è necessario rcarsi al seggio muniti di tessera elettorale e un documento valido di riconoscimento come carta di identità, passaporto o patente di guida. Per chi avesse smarrito la tessera elettorale, avesse necessità di aggiornare i propri dati anagrafici o avesse esaurito la tessera può recarsi, muniti di apposito documento di riconoscimento, preferibilmente presso gli uffici nel cui territorio risultano anagraficamente residenti sabato 3 marzo, dalle 9 alle 18 o domenica 4 marzo dalle 7 alle 23. Resta sempre a disposizione dell'utenza anche la sede centrale del Servizio Anagrafe – Stato civile – Elettorale sita alla II traversa privata Via dell'Epomeo, 2 – parco Quadrifoglio che effettua, con gli stessi orari, il rilascio delle tessere. Gli elettori potranno rivolgersi per informazioni al Servizio Anagrafe – Stato civile – Elettorale componendo i seguenti numeri: 081/7958533 - 081/7958441 - 081/7958491 – 081/7958507 - 081/7958508.

I furbetti della cabina rischiano grosso. È infatti prevista una sanzione di 15mila euro chi entra nella cabina elettorale con il cellulare e fotografa la scheda. Ed è inutile minimizzare l’accaduto chiedendo la non punibilità per particolare tenuità del fatto. La Cassazione, con la sentenza n. 9400, depositata pochi giorni fa, conferma la decisione della Corte d’Appello che si era limitata a trasformare la pena detentiva in pecuniaria per la violazione della legge sulla segretezza del voto (articolo 1 legge 96/2008). C'è un'altra novità: il tagliando antifrode presente su tutte le schede di Camera e Senato. Il presidente del seggio verificherà la corrispondenza sul registro e sulla scheda prima che l'elettore entri nella cabina. All'uscita lo controllerà nuovamente e sarà lui stesso a inserire la scheda nell'urna. 
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