Incidente Casal Palocco, auto veloci vietate per i giovani. Per gli ubriachi recidivi la patente è ritirata a vita

In arrivo la sospensione immediata se si utilizza il cellulare al volante

Giovani, auto veloci vietate Per gli ubriachi recidivi la patente è ritirata a vita
Giovani, auto veloci vietate Per gli ubriachi recidivi la patente è ritirata a vita
di Umberto Mancini
Mercoledì 21 Giugno 2023, 00:21 - Ultimo agg. 08:06
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Stretta sui neopatentati, che dovranno aspettare 3 anni prima di potere guidare auto di grossa cilindrata, ed “ergastolo della patente” per chi, fermato dalla polizia, viene trovato recidivo all’uso di alcool o droga. Cambia in senso restrittivo - come anticipato dal Messaggero - il Codice della Strada. Il testo del disegno di legge - fortemente voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini - sbarca domani in Consiglio dei ministri. Un disegno di legge, con al centro le nuove norme sulla sicurezza, aperto al contributo del Parlamento e che ha l’obiettivo prioritario di fermare le stragi del sabato sera. Da inizio anno ad oggi si sono registrati oltre 200 morti, specialmente tra i più giovani, su strade e autostrade. «Vogliamo salvare le vite» dice Salvini, spiegando la “filosofia” che ispira la legge.

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I PALETTI

Nel piano messo a punto dai tecnici del Mit ci sono alcuni principi per regolamentare la guida dei neopatentati. Per i primi tre anni potranno guidare vetture con il rapporto peso/potenza al massimo di 55 kw per tonnellata e comunque l’auto non potrà avere una potenza massima superiore a 70 kw (95 cavalli). Il limite precedente era di un solo anno. Non solo. Sospensione della patente immediata - sia per i neopatentati che per i più esperti - per chi utilizza il telefono mentre è alla guida. La misura sarà di breve periodo. In arrivo poi l’alcolock, il dispositivo per bloccare le auto di chi ha un tasso alcolico maggiore di zero. Uno strumento che sarò obbligatorio solo per chi ha commesso gravi infrazioni. 
Va detto che gli ultimi tragici fatti di cronaca, purtroppo sempre più frequenti, hanno solo accelerato un cammino già definito. Nonostante i dubbi di alcuni giuristi il piatto forte del nuovo Codice della Strada sarà l’ergastolo della patente, ovvero la revoca a vita per chi reitera violazioni gravi. Una sanzione estrema che andrà a colpire particolari fattispecie (guida sotto l’effetto di sostanze o in stato di ebrezza), ma che viene considerata decisiva nella strategia per bloccare gli incidenti del sabato sera. Tra le misure in procinto di essere varate anche un giro di vite su chi guida senza patente: i minorenni dovranno aspettare fino a 24 anni per avere il documento di circolazione. 
Previsto poi un kit unico per la polizia in grado di scoprire subito chi ha alzato il gomito o chi ha usato sostanze stupefacenti. Se si risulta positivi il ritiro della patente sarà immediato. E per tornare a casa bisognerà chiamare un taxi. 
Nuovi paletti poi per la micromobilità: i monopattini avranno tutti un codice identificativo e l’assicurazione.

Obbligo per gli utenti di indossare il casco. Verranno introdotte sanzioni pesanti per la sosta selvaggia su strisce o spazi per disabili e per la guida contromano. Accanto alle campagne informative il governo ha anche intenzione di aggiungere dei crediti formativi legati alla frequenza di corsi di sicurezza stradale per gli studenti delle superiori o al primo anno di università. Saranno portate a 12, a fronte delle 10 attuali, le ore minime di guida necessarie per conseguire il documento di circolazione proprio per aumentare l’esperienza sulle strade. 

AUTOVELOX

Gli autovelox e i relativi segnali che ne indicano la dislocazione saranno uniformati a livello nazionale. L’obiettivo è evitare eventuali contestazioni quando il dispositivo non è visibile o è mal segnalato. È prevista infatti una nuova segnaletica che dovrà indicare in maniera evidente non soltanto la presenza dell’autovelox, ma anche il limite di velocità. Ci saranno anche norme a tutela dei ciclisti per evitare i sorpassi senza un metro e mezzo di spazio.

Salvini è convinto che su alcune tratte italiane «a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono tre, quattro o addirittura cinque corsie» sia possibile un superamento controllato degli attuali 130 chilometri orari.

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