Legge elettorale, i dubbi di Renzi:
fidarsi di Berlusconi sul voto a ottobre

Legge elettorale, i dubbi di Renzi: fidarsi di Berlusconi sul voto a ottobre
di ​Marco Conti
Sabato 3 Giugno 2017, 08:39 - Ultimo agg. 14:23
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Piovono emendamenti al testo messo a punto da Emanuele Fiano, ma l'impianto tedesco della nuova legge elettorale sembra reggere alle contorsioni interne dei partiti. Il fronte che appoggia il nuovo sistema elettorale è molto ampio. Va dal Pd, a Fi passando per il M5S e la Lega che formalmente non partecipa alla trattativa anche se il lumbard Giorgetti è in stretto contatto con Renzi. 

I due hanno a cuore non tanto, o non solo, il sistema elettorale quanto i tempi del voto. Renzi, pur sottolineando ad ogni piè sospinto che lo scioglimento delle Camere spetta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, punta alle elezioni a fine settembre o al massimo a fine ottobre qualora si decidesse di lasciare al governo di Paolo Gentiloni il compito di presentare a Bruxelles la legge di stabilità. La Lega di Salvini chiede elezioni da mesi e il sostanziale via libera al sistema tedesco - come prima al Rosatellum - lo ha dato solo per accelerare il più possibile le elezioni. 

L'argomento del «voto-subito» appassiona quindi i vertici di Pd e Lega ma molto meno Forza Italia e M5S.

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