M5s, il sindaco Pizzarotti: «Le battute lasciamole a Beppe Grillo, noi lavoriamo sodo»

M5s, il sindaco Pizzarotti: «Le battute lasciamole a Beppe Grillo, noi lavoriamo sodo»
di Stefania Piras
Martedì 4 Febbraio 2014, 18:47 - Ultimo agg. 18:51
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Pompiere, ancora una volta. Federico Pizzarotti, sindaco 5stelle di Parma, prova ancora una volta a fermare l'ennesima bufera che sta colpendo il M5S dopo la bagarre parlamentare e gli insulti al presidente della Camera Laura Boldrini. Il primo cittadino fa incetta di buonsenso contro i wep lapidatori di queste ore. “Lasciamo da parte gli insulti e le provocazioni - dice Pizzarotti nel suo ufficio in Municipio - e non facciamoci strumentalizzare dai media” che tradotto vuol dire non inciampare nella forma.



"I nostri toni devono essere più adeguati e ancor più corretti di quelli degli altri. Noi stiamo facendo un grande lavoro, per non essere distratti da questo lavoro è importante che i toni siano adeguati”. Un richiamo già sentito da queste parti quando Pier Luigi Bersani venne ricoverato a Parma a seguito di un malore, accompagnato dai commenti violenti dei sedicenti grillini on-line.



Gli insulti alla presidente Boldrini? “Quante volte hanno rivolto a me commenti sgradevoli e anonimi, e come a me a tantissimi altri personaggi pubblici di spicco”. Il sindaco di Parma, invece, lo ha sempre saputo che la storia degli insulti via web è una distorsione della potenza verbale del grande capo Beppe. “Lui è l’aratro, il megafono” hanno sempre detto gli esponenti 5 stelle. “Certe parole può permettersele solo lui, sa come non risultare sconveniente , noi dobbiamo badare ai contenuti – dice Pizzarotti - Una stessa battuta detta da lui e poi detta da noi assume un tono e una connotazione completamente diversa”.



Per questo già ieri su facebook il sindaco la buttava sul lavorare a testa bassa e col sorriso sulle labbra: “In molti mi chiedono cosa penso di quello che negli ultimi giorni è successo in Parlamento. Sono molto lontano dai gesti di violenza (vedi il pugno in faccia del questore Dambruoso), dalle frasi offensive e dai post odiosi visti su Facebook. Se vogliamo cambiare la politica, dobbiamo farlo con le idee e la passione anche quando tutto ci sembra contro. La strada intrapresa è quella giusta, e io condivido questa battaglia: cambiare avendo una sola missione, salvaguardare gli interessi di chi rappresentiamo. Ma facciamolo con l’arma più efficace contro le falsità: con un impegno che non finisce mai ed il sorriso sulle labbra. Quando incontro i ragazzi nelle scuole, la prima cosa che faccio è insegnare loro il rispetto delle istituzioni ed il valore della dignità. Noi siamo qui per lavorare per loro, e quando ci troviamo davanti alle cose ingiuste, è a loro che dobbiamo pensare: dobbiamo continuare a credere in questi valori, altrimenti non possiamo pretenderlo dai nostri figli”.



Certo che però deve essere stato imbarazzante andare dal presidente della Repubblica a Roma e sapere che un collega di partito, un parlamentare qualche ora prima gli aveva dato del boia. “Io, Napolitano, l’ho invitato a Parma per il Festival Verdi e ci ho parlato soprattutto di problemi legati al bilancio – afferma il sindaco - C’è una differenza sostanziale tra un’istituzione come un Comune e altri tipi di atteggiamenti parlamentari che fanno opposizione e a volte tirano fuori epiteti “coloriti”.



Però voglio ricordare esempi del passato molto importanti, come Pertini, che più volte se non si sentiva rappresentato dalle istituzioni di quel momento ha usato anche parole molto dure. E allora andiamo a capire cosa si vuole esprimere quei toni così duri. Il mio suggerimento però è: esprimere quegli stessi concetti con un tono diverso".





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