Manovra, Moscovici: passi avanti sul deficit ma ancora non ci siamo

Manovra, Moscovici: passi avanti sul deficit ma ancora non ci siamo
Giovedì 13 Dicembre 2018, 10:06 - Ultimo agg. 14 Dicembre, 10:05
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L'Italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi per il bilancio 2019. Così il commissario Ue Pierre Moscovici commenta l'annuncio da parte del governo italiano di un deficit al 2,04% per il prossimo anno. «È un passo nella giusta direzione, ma ancora non ci siamo, ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti», ha detto ancora Moscovici.

Gli emendamenti del governo alla manovra arriveranno «nei prossimi giorni» e «confidiamo» di approvare in via definitiva il testo in Parlamento «prima di Natale», ha detto nella notte dice il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine della cena con i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Chi ha prenotato il ristorante per la cena post-trattativa? «Ha prenotato Juncker», ha poi scherzato il presidente del Consiglio alle telecamere di Agorà che lo interpellano all'ingresso al ristorante del centro di Roma dov'è a cena con i vicepremier Di Maio e Salvini, con cappellino e felpa della Protezione civile, Giancarlo Giorgetti e Riccardo Fraccaro.

Ci sarebbero massima attenzione e anche tensione dietro il silenzio dei vicepremier nelle ore immediatamente successive al punto di caduta uscito dal vertice di Bruxelles con Conte. La scelta del premier di offrire alla Commissione Ue l'abbassamento del deficit fino al 2,04%, preoccuperebbe infatti i due partiti di governo, per il possibile impatto sulle misure «di bandiera» della manovra: reddito di cittadinanza e «quota 100» sulle pensioni. Tant'è che i leader di M5s e Lega ora starebbero ragionando con il premier non solo sulla traduzione in atti concreti nella manovra di numeri e cifre ma anche sulle modalità della presentazione di queste nuove misure.

Conte ha subito rassicurato, nelle dichiarazioni alla stampa, che ci sono i margini per ridurre lo stanziamento senza
intaccare i due interventi. Altre risorse, ha detto, verranno da dismissioni immobiliari. Ma a Roma speravano che l'asticella del deficit potesse fermarsi un po' più su, anche per non dare un segnale politico di cedimento. Anche perchè passare dal 2,4 ad un quasi 2 comporta inevitabilmente una messa a punto di oltre 7 miliardi su una manovra complessiva di 36 miliardi. E il tweet di Salvini, che arriva dopo le 22, rimarca la necessità di «mantenere gli impegni» oltre a evitare la procedura d'infrazione.

Di Maio aveva twittato un messaggio di incitamento a Conte, a incontro con Juncker in corso, poi più nulla.
Nel vertice serale a cena, presenti anche Giancarlo Giorgetti e Riccardo Fraccaro, si discute così proprio di come mantenere in concreto l'impegno preso da Conte e Tria senza impattare sulle misure (sembra vacillare, ad esempio, la promessa di fermare l'adattamento dell'età per le pensioni all'aspettativa di vita).

Le prossime ore, come sottolinea ancora Salvini, saranno ore di lavoro e trattativa, sia dentro che fuori il governo: entro il weekend l'eventuale accordo dovrà tradursi in emendamenti in manovra. E, sebbene venga minimizzato l'effetto che il taglio stimato da 3,5 miliardi avrà su pensioni e reddito, gli alleati di governo sottolineano che l'attenzione sarà massima.

 

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