Meloni: «Della mia vita privata si è parlato senza pietà. Salario minimo? Sindacati protestano e poi accettano contratti da 5 euro l'ora»

La premier a Rtl 102.5: «Noi siamo coesi, nonostante si parli di insulti. Il centrodestra sta molto bene ed è in salute»

Salario minimo, Meloni: «I sindacati siano coerenti: «Vanno in piazza e poi accettano contratti da 5 euro l'ora»
Salario minimo, Meloni: «I sindacati siano coerenti: «Vanno in piazza e poi accettano contratti da 5 euro l'ora»
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 09:11 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 09:43
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Sul salario minimo la premier Giorgia Meloni chiede coerenza ai sindacati. Lo fa parlando in diretta a Non Stop News, su Rtl 102.5: «La bagarre alla Camera? Un po' sorrido, M5s, Pd ci dicono che il salario minimo è l'unica cosa che va fatta in Italia ma in dieci anni al governo non l'hanno fatta, e mi stupisce la posizione di alcuni sindacati che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e quando vanno a trattare i contratti collettivi accettano contratti con poco più di cinque euro all'ora come accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata. Bisognerebbe sedere un pò coerenti». 

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«È stato un anno tosto, viviamo giorno per giorno»

«Un anno tosto? Sì, è la parola più facile per raccontare un anno in cui accaduto tutto quello che poteva accadere, il segreto è un pò vivere giorno per giorno, come direbbe Rambo. cerchiamo affrontare ogni problema in modo più pragmatico e serio possibile facendo gli interessi dei cittadini italiani. Nel disastro che ci siamo trovati a gestiremo per la situazione italiana e internazionali i risultati racontando ci un lavoro farro con serietà». 

Sulla vita privata: «Se n'è parlato senza pietà»

«Diciamo che della mie questioni private si è parlato a volte senza pietà, però alla fine me lo metto in testa e si combatte», ha detto Meloni. «Di segreti ne ho davvero pochi, ormai la mia vita è tutta in piazza...».

«Il centrodestra sta bene ed è in salute»

«Il centrodestra sta molto bene, è in salute.

C'è un metro solo per valutare la coesione delle maggioranze: la velocità con cui i governi riescono a operare. Si vede che questo governo opera velocemente, e quando succede è perché è facile mettersi d'accordo. Accade solo in maggioranze con una visione comune. Ne ho viste altre impantanate, che non trovano sintesi su niente. A noi non accade». «Al di là delle sfumature dei partiti di maggioranza, che sono una ricchezza, c'è coesione di fondo ed è evidente: e penso che quello che siamo riusciti di fare in Italia si debba in qualche maniera tentare di costruirlo anche in Europa. Oggi abbiamo una grande occasione, lo scenario che si potrebbe realizzare è quello in cui in Parlamento europeo si riesce a costruire una maggioranza più compatibile a livello di visione. Potremmo ritrovarci con istituzioni europee in cui l'Italia conta molto di più: è il mio obiettivo, l'obiettivo della maggioranza».

 

Sul Patto di stabilità: «Non diciamo sì a un patto che non possiamo rispettare»

«Noni puo dire sì a una riforma del Patto che poi non si può rispettare. Sono ore serrate di questa trattativa, è un momento molto delicato. Crediamo che un'Europa seria debba tenere in considerazione nella nuove regole della governance le strategie che si è data - ha aggiunto -. Abbiamo il Pnrr, la transizione energetica, digitale: non si può non tenere conto degli investimenti che l'Europa chiede. Stiamo facendo del nostro meglio per costruire una sintesi efficace ma ragionevole». 

Il premierato

«Certe critiche al disegno di legge sul premierato dimostrano che non si sa che cosa dire su questa riforma, perché noi non abbiamo toccato i poteri del presidente della Repubblica. Abbiamo volutamente lasciato inalterato il valore e il ruolo del presidente della Repubblica, in questo caso di Sergio Mattarella, che è una figura che sicuramente per gli italiani rappresenta un assoluto punto riferimento», ha detto Giorgia Meloni.

 

«Giulia Cecchettin? Nella tragedia può essere una svolta»

«La giornata di ieri, con il funerale di Giulia Cecchettin, «nella tragedia può rappresentare una svolta», ha detto Meloni. «Le leggi, gli strumenti ci sono per difendere le donne - ha aggiunto -. Noi siamo libere, non è normale aver paura di un uomo che dice di amarti: chiamate il 1522 se avete paura, qualcuno vi può aiutare».

 

L'accordo con l'Albania e le polemiche della sinistra

L'accordo con l'Albania sui migranti è «innovativo, utile e rappresentare un precedente che si può fare in molte nazioni nel pieno rispetto del diritto internazionale», ha detto Meloni. «Non so perché la sinistra lo contesti così, forse perché sperano che non riusciamo a risolvere il problema, cosa che noi contiamo di fare in una realtà in cui ci confrontiamo con flussi senza precedenti».

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