Sulla tabella di marcia del Pnrr, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è «assolutamente» ottimista, «soprattutto se smettiamo di fare allarmismo su una questione strategica per la nazione intera e che, nella migliore tradizione dei Tafazzi d'Italia, viene strumentalizzata per attaccare il governo». Ad affermarlo è la premier in un'intervista al Corriere della Sera, che vede vicinissimo l'obiettivo. «Noi siamo impegnati - sottolinea Meloni - per rispondere alle ultime richieste di chiarimenti da parte della Commissione e ricordo che lavoriamo su un piano scritto da altri». «Senza polemica non posso fare a meno di notare che se il lavoro certosino che stiamo facendo adesso, senza alcuna tensione con la Commissione, fosse stato fatto a monte quando i progetti sono stati presentati, avremmo potuto risparmiare molto tempo», rileva Meloni. «Poco male, siamo comunque - evidenzia - vicinissimi all'obiettivo. E stiamo lavorando senza sosta alla rimodulazione del Piano e alla presentazione del Repower Eu, per spendere tutte le risorse privilegiando progetti strategici».
Mes
«Ritengo contrario all'interesse nazionale accelerare la ratifica del trattato di riforma del Mes mentre il governo è impegnato nel negoziato decisivo per la modifica del Patto di stabilità e il completamento dell'Unione bancaria».
Salario minimo
«Non sono convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge e l'approccio del governo va nella direzione di favorire una contrattazione collettiva sempre più virtuosa, investire sul welfare aziendale, agire su agevolazioni fiscali e contributive, stimolare i rinnovi contrattuali». Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. in un'intervista al Corrriere della Sera. «Il tavolo con le parti sociali è sempre aperto e noi ci confrontiamo con tutti, senza preclusioni», assicura Meloni.