Migranti, Meloni lancia il "Processo di Roma": «Ruolo Italia nel Mediterraneo non è idea astratta»

Le parole della premier dopo la Conferenza sui migranti che si è svolta nella capitale

Migranti, Meloni lancia il "Processo di Roma"
Migranti, Meloni lancia il "Processo di Roma"
Domenica 23 Luglio 2023, 19:57 - Ultimo agg. 24 Luglio, 11:21
3 Minuti di Lettura

L'odierna iniziativa alla Farnesina «non serviva solo a parlare, è una iniziativa che noi chiamiamo Processo di Roma. Nazioni che finora non avevano collaborato ora capiscono che gli interessi ora sono convergenti e occorre cooperare. Parlo di Processo perché ci diamo un percorso ampio, è l'inizio di un percorso strategico, altri Paesi verranno coinvolti, e il lavoro sarà pluriennale». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine della Conferenza sui migranti che si è svolta a Roma.

Giorgia Meloni si fa portavoce Ue: «Un ponte verso l’Africa»

Migranti, Meloni e il "Processo di Roma"

«Noi siamo inevitabilmente un ponte tra l'Europa, l'Africa e il Medio Oriente - dice Meloni - Eppure da quando abbiamo immaginato questa conferenza abbiamo superato le nostre aspettative per la partecipazione straordinaria: nessuna nazione invitata era assente oggi».

«Mi sono resa conto - ha sostenuto la premier - del ruolo che l'Italia può giocare nel Mediterraneo, in Africa, nel Medio Oriente, che sono il nostro ieri, il nostro oggi e il nostro domani.

Non sono idee astratte e il ruolo che l'Italia può giocare non è idea astratta».

La cooperazione

«Iniziative e progetti di cooperazione, dobbiamo rafforzare le iniziative di lotta alla povertà e di protezione sociale, creare posti di lavoro e formazione delle competenze, garantire servizi essenziali, c'è il tema della lotta ai cambiamenti climatici». Sono alcuni dei punti trattati nel corso della conferenza sui migranti tenutasi oggi al palazzo della Farnesina, a Roma, come dichiara in conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Una cooperazione che rimetta al centro il Mediterraneo può arrivare a dare delle soluzioni», ha aggiunto. Uno dei filoni dei discussione è stato quello del «contrasto all'immigrazione illegale particolarmente alla rete dei trafficanti. Ci sono ormai organizzazioni criminali che sono mosse soltanto da interessi di lucro e nel fare il loro lavoro destabilizzano i paesi in cui operano». «Noi pensiamo che sia giusto lavorare per rafforzare le forze di polizia, autorità giudiziarie, per amalgamare il lavoro che fanno le nostre nazioni», ha continuato Meloni. «'Follow the money' avrebbe detto qualcuno a cui siamo molto legati anni fa», ha proseguito, citando Giovanni Falcone.

Per Meloni occorre «fermare le reti di trafficanti di esseri umani: è un obiettivo che tutti condividiamo». Al fianco di questo «è necessario aiutare chi scappa dalla guerra, dal terrorismo e ha bisogno che venga rispettato il diritto internazionale». 

«Confini eistono e migrazione va gestita»

«Finora in Italia si diceva che la migrazione non si può limitare e che i confini non esistono. Non è il mio approccio proprio perché i confini esistono e la migrazione va governata». Così la premier Giorgia Meloni ai giornalisti, al termine della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni che si è svolta alla Farnesina. Una questione che Meloni ha rimarcato è «diversa» da quella dei profughi per cui «bisogna occuparsi di come garantire asilo a chi scappa davvero da guerra, persecuzione e terrorismo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA