Tremonti: populisti e astensione, in Europa la politica è sconfitta

Tremonti: populisti e astensione, in Europa la politica è sconfitta
di Nando Santonastaso
Martedì 1 Aprile 2014, 08:28 - Ultimo agg. 10:50
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Non l’avanzata dei partiti populisti l’unico dato su cui riflettere all’indomani del voto amministrativo in Francia.



Per il senatore Giulio Tremonti, sull’ormai imminente consultazione europea pesa anche l’astensionismo. «È l’elemento più importante emerso dal voto francese e sarà più o meno così anche nel resto d’Europa a maggio. Populismo e astensionismo mi sembrano due blocchi ormai quasi gemelli», dice il professore che ha appena pubblicato «Bugie e verità, con sottotitolo «la ragione dei popoli» (edito da Mondadori) in cui racconta la sua verità a proposito dell’introduzione dell’euro.



Perché l’astensionismo è più decisivo per la tenuta del sistema della moneta unica? Non si è detto finora che l’allarme vero per l’euro era la crescita dei partiti populisti?

«Perché parliamo di un astensionismo che si colloca tra il 40% e il 50%, che viene fuori di colpo, che ha caratteri negativi. Non di delega in bianco benevola, ma di reazione irosa. Ecco perché per me questo è il dato politicamente più importante e rilevante. Sotto questo blocco c’è quello che lei chiama populismo e che come diceva il filosofo Darhendorf, è la democrazia degli altri e che non può in alcun modo essere paragonato al populismo sudamericano per cui il fenomeno viene condannato in Europa».




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