L'epidemia non può dirsi ancora passata, anche se la situazione migliora. La percentuale di posti letto in area non critica occupata da pazienti Covid-19, in Campania e in tutta Italia, è ferma al 14%, così come è stabile al 6% l'occupazione delle terapie intensive. Valori che un anno fa, di questi tempi, continuavano a crescere ben oltre la soglia di allerta, toccando rispettivamente il 33% e il 29%. Lo indicano i dati del monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 7 marzo 2022, confrontati con quelli del 7 marzo 2021. Nel dettaglio, attualmente, l'occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (detta 'non critica') da parte di pazienti con Covid-19, a livello giornaliero, scende solo nella Pa di Bolzano (tornando all'1%) mentre torna a crescere in 9 regioni: Calabria (al 25%), Friuli Venezia Giulia (13%), Lazio (18%), Liguria (15%), Marche (17%), provincia autonoma di Trento (11%), Sicilia (24%), Umbria (21%), Valle d'Aosta (9%). Il tasso è stabile, infine, in 11: Abruzzo (al 21%), Basilicata (23%), Campania (14%), Emilia Romagna (13%), Lombardia (8%), Molise (15%), Piemonte (10%), Puglia (19%) Sardegna (20%), Toscana (14%) e Veneto (8%).
L'occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti con Covid-19 cresce a livello giornaliero in 4 regioni: Basilicata (al 3%), Piemonte (6%), Sicilia (8%) Toscana (9%); cala in altrettante: Calabria (7%), Liguria (7%), Friuli Venezia Giulia (5%) e provincia autonoma di Bolzano (1%).
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