Covid, i nuovi sintomi : dal mal di testa alla febbre, dalla stanchezza al naso che cola. Ecco i segni della variante Pirola

La variante Eris ancora dominante, la variante Pirola in rapida crescita. In Italia il Covid continua a crescere

Covid, i nuovi sintomi (per colpa della variante Pirola): dal mal di testa alla febbre, dalla stanchezza al naso che cola
Covid, i nuovi sintomi (per colpa della variante Pirola): dal mal di testa alla febbre, dalla stanchezza al naso che cola
Simone Pierinidi Simone Pierini
Sabato 2 Dicembre 2023, 16:27 - Ultimo agg. 4 Dicembre, 15:56
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La variante Eris ancora dominante, la variante Pirola in rapida crescita. In Italia il Covid continua a crescere e l'ultima flash survey sulla circolazione delle varianti di Sars-CoV-2 nel nostro Paese conferma la co-circolazione di diversi ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB. La variante d'interesse (Voi) EG.5 ribattezzata Eris, la cui prevalenza risulta in leggero aumento in questa indagine rispetto all'indagine precedente, è stimata al 52,1%, contro il 51% della precedente indagine. Lo riferisce l'Istituto superiore di sanità, spiegando che la valutazione ha considerato i campioni notificati dal 13 al 19 novembre, e ha coinvolto un alto numero di laboratori in tutte le regioni e province autonome. Analogamente a quanto segnalato in diversi Paesi - sottolinea l'Iss - anche in Italia si osserva un aumento della prevalenza della variante d'interesse BA.2.86 o Pirola, salita al 10,8% rispetto al 1,3% dell'indagine precedente, con un range compreso tra lo 0% e il 60% nelle diverse regioni/pa. «In relazione alle evidenze disponibili, BA.2.86 - si precisa - non sembra essere associata a rischi addizionali rispetto agli altri lignaggi del virus Sars-CoV-2 co-circolanti». Ma quali sono i sintomi?

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Il naso che cola

Uno studio del 2022 pubblicato sulla rivista Nature ha scoperto che l'antenato di Pirola BA.2 era "in particolare" associato a sintomi "simil-raffreddore" e "simil-influenzali".

La ricerca, che ha monitorato la diffusione e la manifestazione clinica del Covid tra oltre 1,5 milioni di adulti in Inghilterra da maggio 2020 a marzo 2022, ha anche scoperto che BA.2 era “associato positivamente” al naso che cola. Il professor Lawrence Young, virologo dell'Università di Warwick, ha dichiarato al MailOnline: «Una combinazione di cambiamenti nel virus e nell'immunità indotti da precedenti infezioni e vaccinazioni ha alterato i sintomi associati a Covid negli ultimi tre anni. È molto più simile a un raffreddore adesso rispetto a quando abbiamo sperimentato per la prima volta il Covid». Scienziati giapponesi su The Lancet Infectious Diseases hanno affermato che la secrezione nasale è il secondo sintomo più comune riportato.

Mal di testa

Nancy Crum, specialista in malattie infettive presso Avita Health System in Ohio e membro dell'American Medicine Association, ha dichiarato all'organizzazione l'anno scorso che i sintomi di BA.2 includevano anche mal di testa, nausea o vomito. I pazienti infettati con varianti più recenti, tra cui BA.2, presentavano «molto meno» segni tipici come perdita del gusto o dell'olfatto. Lo studio Zoe sui sintomi del Covid ha consentito a centinaia di migliaia di persone di auto-segnalare i propri sintomi tramite app per smartphone. Uno dei cofondatori delle app, Tim Spector, professore di epidemiologia genetica al King's College di Londra, ha affermato che, sulla base dei dati di Zoe, il naso che cola è ancora il sintomo più comune di Omicron, seguito da segni tra cui mal di testa. L’anno scorso, il servizio sanitario nazionale ha anche ampliato silenziosamente la sua lista di tutti i segni rivelatori del virus per includere anche il mal di testa.

Stanchezza

L'affaticamento o la mancanza di sonno è un altro sintomo chiave spesso associato alla variante BA.2. Parlando al BMJ all'inizio di quest'anno, il professor David Strain, docente clinico senior presso la University of Exeter Medical School, ha affermato che ciò è dovuto alla «componente vascolare» del ceppo. Ha aggiunto: «Il sonno non ristoratore: in pratica, i pazienti si svegliavano e si sentivano esausti, come se non avessero riposato, come se non avessero dormito affatto».

Mal di gola

Un altro segno comunemente associato alla variante BA.2 è il mal di gola. Il professor Strain ha dichiarato: «Le sottovarianti BA.1 e BA.2 di Omicron sembravano migrare dai polmoni e dal tessuto nervoso infettando principalmente le vie aeree superiori». Nel frattempo, la dottoressa Crum l'anno scorso all'American Medical Association ha ammesso di aver riscontrato "molti più mal di gola e faringiti di quanto non avessimo mai visto prima» nei pazienti BA.2. Ha aggiunto che alcuni degli altri sintomi riscontrati sono «molto simili agli altri coronavirus, come la malattia febbrile e i sintomi respiratori».

Febbre

In uno studio Nature del 2022 i ricercatori dell'Imperial College di Londra hanno anche scoperto che per BA.1 e BA.2 «il rapporto di probabilità più alto di tutti i sintomi era la febbre». Una ricerca pubblicata all’inizio di quest’anno su The Lancet Infectious Diseases ha inoltre rilevato che oltre il 50% delle persone infette da BA.2 riferiva di avere la febbre. Una temperatura elevata, febbre o brividi sono segni comuni rilevati dal Servizio Sanitario Nazionale e dal CDC.

Tosse

Una tosse persistente è ampiamente conosciuta come uno dei tre sintomi “classici” di Covid, insieme a febbre e perdita del gusto o dell’olfatto. Persistente significa tossire molte volte al giorno, per mezza giornata o più. Di solito si tratta di una tosse secca, a meno che non si abbia una condizione polmonare sottostante che normalmente ti fa tossire catarro o muco. Tuttavia, se hai il Covid e inizi a tossire catarro giallo o verde, allora questo potrebbe essere un segno di un’ulteriore infezione batterica nei polmoni che necessita di trattamento.

I luoghi più a rischio

«In questa fase in cui i contagi Covid stanno aumentando, situazioni in cui si creano assembramenti favoriscono la circolazione del virus, soprattutto in presenza di malattie stagionali che, attraverso gli starnuti, amplificano la possibilità di diffusione dei patogeni. Le stazioni super affollate per gli scioperi e i pochi treni strapieni, come avvenuto ieri, non aiutano a contenere i contagi». È la riflessione del segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, che commenta all'Adnkronos Salute i dati settimanali, in crescita, del monitoraggio Covid. Scotti sottolinea come, al momento, diversi fattori contribuiscano all'aumento della circolazione virale: «Il virus è amplificato, oltre che dalle altre malattie stagionali, anche dalle temperature più basse che ci fanno stare più tempo in spazi chiusi e meno areati. Situazioni di grande affollamento poi, come è avvenuto ieri in molte stazioni italiane e nei pochi vagoni in partenza, completano il quadro del rischio». Il consiglio di Scotti è «di tornare a comportamenti prudenti, lavando e disinfettando spesso le mani e, magari, portando con se una mascherina da indossare se si verificano situazione di assembramento».

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