I consumi hanno continuato a mostrare un'ampia variabilità regionale e, in particolare, sono caratterizzati da un gradiente Nord-Sud. La Campania ha riportato il maggior consumo (32,5 Dosi (DDD)/1000 abitanti die), seguita dalla Puglia (29,8 Dosi/1000 ab.
die), dalla Calabria (28,0 DDD/1000 ab. die) e dall'Abruzzo (26,0 DDD/1000 ab. die). La Provincia autonoma di Bolzano ha invece registrato il consumo più basso (14,4 DDD/1000 ab. die), seguita dalla Liguria (16,0 DDD/1000 ab. die), dal Friuli Venezia Giulia (17,4 DDD/1000 ab. die) e dal Veneto (17,9 DDD/1000 ab. die). «L'impiego inappropriato di antibiotici supera il 30% in tutte le condizioni cliniche studiate, un dato che appare in costante calo rispetto agli anni precedenti - scrive l'Aifa -. In particolare, nel 2015 il 37,1% dei soggetti con diagnosi di affezioni virali delle prime vie respiratorie (influenza, raffreddore, laringotracheite acuta) ha ricevuto una prescrizione di antibiotico».