Donne medico e dirigenti sanitarie bocciano l'organizzazione del Servizio sanitario nazionale e chiedono più attenzione alle tutele senza essere discriminate. Il dato emerge dall'indagine condotta dal sindacato medico Anaao-Assomed presentata alla IV Conferenza Nazionale Donne Anaao. Umanizzazione, sia delle cure che dell'organizzazione, meritocrazia ed equità, conciliazione vita/lavoro, formazione e condivisione sono le parole d'ordine di un Sistema sanitario pensato dalle donne medico e dirigenti sanitarie, deluse e insoddisfatte dall'attuale organizzazione. In sostanza, dalla survey è emersa la ricerca delle professioniste di un maggior ruolo e maggiore partecipazione alla vita delle organizzazioni. Da segnalare che circa il 37% di loro si vede tuttavia proiettato nel prossimo futuro nel lavoro che sta facendo attualmente.
L'indagine si è basata su un questionario condiviso dalle iscritte Anaao: sono state raccolte 1668 risposte tra professioniste di età compresa tra i 26 e i 70 anni. La maggior parte delle partecipanti ha un'anzianità di servizio di oltre 15 anni (54%), appartiene a un'area di specializzazione medica (60%) con un contratto a tempo indeterminato (92%) e lavoro a turni (60%).