Garattini sul Covid: cura a casa,
un antivirale per i casi conclamati

Garattini sul Covid: cura a casa, un antivirale per i casi conclamati
Mercoledì 4 Maggio 2022, 13:42 - Ultimo agg. 13:43
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«Quello di cui abbiamo bisogno contro Covid, ma non esiste ancora, è una serie di farmaci che agiscano quando c'è la malattia», cioè a patologia ormai conclamata. «Antivirali che funzionino» nell'infezione virale «come fanno gli antibiotici» che si usano nelle infezioni batteriche «quando c'è una manifestazione della malattia. Sono antivirali di questo genere di cui avremmo bisogno. Le pillole anti-Covid di cui disponiamo oggi sono un'arma in più rispetto al passato per le persone ad alto rischio di forme gravi. Ma bisogna usarli subito», ai primi sintomi, e hanno una finestra temporale di utilizzo molto breve. «Vanno dati prima che si inneschi la malattia perché poi sarebbe tardi. Quindi bisogna trattare molti pazienti a rischio e subito, anche se quelli che poi sviluppano la malattia sono molti meno». È lo scenario tracciato da Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs.

Il farmacologo fa il punto su come l'arrivo di nuove armi 'domestichè ha cambiato il quadro, ma precisa: «In generale una persona che si ammala di Covid oggi, se è vaccinata, non deve fare niente. Perché la stragrande maggioranza è protetta. Si infetta, ma non ha la malattia. Sono le persone ad alto rischio che possono usare gli antivirali orali», le pillole anti-Covid che oggi possono essere prescritte dal medico di famiglia e ritirate in farmacia. «Si pensi per esempio a chi è in chemio, chi ha un trapianto d'organo, chi ha una risposta molto ridotta al vaccino.

Invece per le persone che non hanno queste problematiche e sono paucisintomatiche non cambia molto rispetto alle indicazioni già note», che prevedono di cominciare eventualmente con trattamenti mirati ai sintomi, come paracetamolo e antinfiammatori Fans in presenza di febbre e dolori articolari o muscolari.

«Cambierebbero il quadro - ribadisce Garattini - farmaci che funzionano anche quando la malattia è conclamata. E sono farmaci che sono certamente in corso di studio. Bisogna aspettare, prima o poi li avremo. Ci sono molti studi in giro per il mondo, quindi vediamo che cosa viene fuori». Un'ultima riflessione è sugli anticorpi monoclonali: Omicron ha ridotto di molto la portata di questa arma, osserva il farmacologo. «Sono molto meno attivi - evidenzia - E quelli disponibili vanno iniettati per via endovenosa, quindi vengono utilizzati in ospedale». Sul fronte delle terapie domestiche per Covid, insomma, secondo Garattini «c'è ancora strada da fare, per arrivare a quello che servirebbe e potrebbe imprimere una svolta, cioè eventuali terapie che abbiano un effetto sulla malattia».

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