Obesità infantile, pediatri: «No ai divieti, le regole durano solo se diventano cultura»​. Su bibite passo avanti

Obesità infantile, pediatri: «No ai divieti, le regole durano solo se diventano cultura» . Su bibite passo avanti
Obesità infantile, pediatri: «No ai divieti, le regole durano solo se diventano cultura»​. Su bibite passo avanti
Giovedì 30 Settembre 2021, 15:45 - Ultimo agg. 1 Ottobre, 10:25
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La sedenterietà in cui il Covid ha lasciato i più piccoli non è d'aiuto al loro benessere fisico. Contro l'obesità infantile «i divieti di singoli alimenti non sono la soluzione definitiva»: le regole devono di diventare cultura per durare. «E devono essere chiare. I bambini e i ragazzi, se le cose sono spiegate chiaramente, possono sorprenderci per la capacità di seguirle. Ce lo hanno dimostrato con il Covid, si sono comportati bene perché sono stati informati». A dirlo Giuseppe Banderali, vicepresidente della società italiana di pediatria (Sip), commentando il protocollo d'intesa tra il ministero della Salute e l'Associazione italiana tra gli industriali delle bevande analcoliche (Assobibe) che prevede, per le bibite, una riduzione delle calorie, il divieto di offerta nelle scuole superiori e niente pubblicità e marketing per gli under 13. Meno zuccheri e più regole per il consumo responsabile delle bibite da parte dei bambini sono importanti passi avanti», spiega Banderali.

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«Ma l'alimentazione, pilastro fondamentale per i pediatri, è un ambito globale. Serve un intervento a 360 gradi, coinvolgendo tutte le istituzione sempre con l'obiettivo di dare uno stile di vita più corretto ai nostri bambini e adolescenti, non attraverso divieti assoluti ma con la crescita di una cultura che metabolizzi le indicazioni di salute. Solo così i risultati sono duraturi. Il protocollo d'intesa «rappresenta l'anello di una catena, in cui ogni parte è fondamentale. L'importante è che i diversi anelli siano collegati gli uni con gli altri e che le iniziative non siano separate. Per raggiungere l'obiettivo di migliorare la cultura dei nostri bambini, degli adolescenti e della collettività su uno stile di vita alimentare più corretto e sano, occorrono tanti interventi che devono essere uniti. Quanto più gli interventi saranno raccordati tanto più il beneficio della collettività sarà maggiore. Ben vengano, dunque, tanti protocolli d'intesa. Siamo disponibili, come Sip a dare il nostro parere alle iniziative, perché per il pediatra l' alimentazione è un pilastro fondamentale», ha concluso Banderali ricordando che in Italia i bambini e i ragazzi obesi sono un terzo, e due terzi sono sovrappeso «con importati differenze regionali. È un dato che si è un pò stabilizzato, dopo un peggioramento degli ultimi 10-15 anni, ma si può fare ancora molto. Laddove c'è un lavoro di tutte le istituzioni e informazioni chiare, bambini e adolescenti ci daranno grandi soddisfazioni, perché sanno seguire le indicazioni più di quanto crediamo. E l'obesità si potrà ridurre». 

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