Occhi colpiti dai super-batteri: è alto il rischio infezioni

Le infezioni alla cornea sono causate dallo smog e da batteri resistenti ai farmaci in 9 casi su 10

Occhi a rischio infezioni
Occhi a rischio infezioni
Lunedì 14 Novembre 2022, 15:52
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Occhi più fragili, a causa dei dai super-batteri. Le infezioni alla cornea sono causate da batteri resistenti ai farmaci in 9 casi su 10, a causa di un uso inappropriato degli antibiotici. Non solo. Queste infezioni sono in aumento a causa del buco dell'ozono e dello smog, che indeboliscono la superficie oculare, ovvero la prima linea di difesa della cornea contro tutti i batteri. A mettere in guardia sono gli esperti della Società italiana di scienze oftalmologiche (Siso), in vista della Giornata europea degli antibiotici del 18 novembre. «Serve un uso più responsabile degli antibiotici: ne sono consumati ogni anno più di 11 milioni di dosi, di questi oltre 6 milioni associati a cortisone», avvertono.

Sul banco degli imputati soprattutto l'uso eccessivo di colliri antibiotici contro le congiuntiviti, che hanno contribuito a un aumento dei fallimenti clinici. Ma anche l'autoprescrizione, la prescrizione impropria degli antibiotici da parte del medico di base o del farmacista, l'uso profilattico prima dell'intervento o troppo prolungato nel postoperatorio. «L'uso fai da te degli antibiotici è un grave errore - sottolinea Scipione Rossi, direttore diOftalmologia dell'ospedale San Carlo di Nancy di Roma e segretario tesoriere Siso - La maggior parte delle congiuntiviti infatti è di origine virale e gli antibiotici risultato inefficaci.

Ma l'antibiotico-resistenza nelle infezioni oculari è anche il conto che si paga per le troppe prescrizioni degli antibiotici da parte del medico di base o del farmacista e per l'uso profilattico pre e post operatorio», ribadisce l'esperto.

«È ancora troppo diffusa - aggiunge Rossi - l'abitudine di prescrivere l'antibiotico dai 3 ai 7 giorni prima dell'intervento e fino a un mese dopo a scalare. La terapia antibiotica dovrebbe essere fatta solo e quando è riconosciuta una patologia di origine microbica e somministrata esclusivamente dal medico curante. L'uso profilattico dovrebbe invece essere limitato alla sola fase post chirurgica a dosaggio pieno perché le dosi troppo basse favoriscono le resistenze».

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