Lo studio del Cnr di Napoli e del Cardarelli sul Covid 19: «Vaccino efficace anche per i pazienti fragili»

La pubblicazione sulla rivista Viruses

Nuovo studio sui vaccini
Nuovo studio sui vaccini
Martedì 13 Giugno 2023, 16:44
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Le dosi di richiamo della vaccinazione anti-Covid 19 sono efficaci nel rafforzare la protezione immunologica in pazienti fragili come quelli trapiantati di rene: lo dimostra uno studio condotto congiuntamente dal Consiglio nazionale delle ricerche e dall'Azienda Ospedaliera 'A. Cardarelli' di Napoli, pubblicato sulla rivista Viruses. I ricercatori hanno dimostrato che le dosi booster, somministrate a soggetti con un importante stato di immunosoppressione farmacologica in seguito a trapianto di reni, hanno favorito una buona risposta immunologica al virus SarsCov2, sia nei confronti del ceppo originario Wuhan che della variante Omicron, in termini di produzione di anticorpi neutralizzanti e di risposta cellulare mediata dai linfociti T.

«Nonostante lo stato di emergenza a livello globale sia ormai terminato, anche grazie al successo delle campagne di vaccinazione, resta alta l'attenzione sanitaria nei confronti dei pazienti con fragilità, quali pazienti oncologici, trapiantati o immunosoppressi, solo per citarne alcuni, in quanto maggiormente esposti al rischio di infezione da SarsCoV2: è qui che si inquadra il nostro studio, che ha riunito competenze di immunologia e biologia cellulare», spiega Carmen Gianfrani del Cnr. La sperimentazione ha coinvolto soggetti sottoposti a trapianto di rene e volontari sani reclutati dal Cardarelli, sottoposti a un prelievo di sangue a vari tempi dopo la seconda e terza dose di richiamo del vaccino a mRna. In seguito alla terza vaccinazione, sia nelle persone sane che nei pazienti trapiantati è stata rilevata «una robusta espansione e attivazione dei linfociti antivirali specifici, con produzione di interferone-gamma contestualmente con l'incremento del titolo anticorpale» contro la proteina virale Spike, aggiunge Giovanna Del Pozzo, co-coordinatrice della sperimentazione svolta al Cnr. «Sebbene l'intensità della reattività immunologica nei confronti della variante Omicron sia risultata minore rispetto al ceppo originario di Wuhan, lo studio dimostra l'efficacia della dose booster nell'indurre una protezione anti-virale specifica».

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