Vaccino Covid, domande e risposte: tutto quello che sappiamo

Vaccino Covid, domande e risposte: tutto quello che sappiamo
di Emilio Fabio Torsello
Sabato 13 Marzo 2021, 13:05
6 Minuti di Lettura

I dubbi sui vaccini corrono sui social e si alimentano di fake news. Ma come stanno veramente le cose? Per rispondere alle domande più comuni e ai timori più o meno infondati abbiamo consultato i documenti ufficiali e ci siamo avvalsi della consulenza di Fabrizio Pregliasco, virologo e membro del Comitato tecnico scientifico della Lombardia. 

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Il vaccino AstraZeneca è di serie B?

No. Il vaccino AstraZeneca non è un vaccino più scadente rispetto a Pfizer e Moderna. E' stato approvato dall'Agenzia Europea del Farmaco e dall'Agenzia Italiana per il Farmaco sulla base di protocolli molto stringenti e verificati proprio in ragione dell'importanza di un vaccino come quello Anti-Covid, che andrà somministrato a milioni di persone. Il vaccino AstraZeneca ha quindi la stessa identica affidabilità degli altri vaccini.

AstraZeneca protegge davvero?

Sì. Il vaccino AstraZeneca ha rivelato una capacità protettiva contro i casi gravi di Covid19 esattamente pari a quella degli altri vaccini. È leggermente meno efficace invece per le forme lievi di malattia da Coronavirus, ma anche qui si sta comunque parlando di una copertura molto efficace e raccomandata. In Gran Bretagna il vaccino AstraZeneca è stato somministrato massivamente con risultati molto confortanti anche nella prevenzione dell'ospedalizzazione.

Provoca la trombosi?

Sono stati rilevati solo 6-8 casi di trombosi non fatali in Danimarca.

Nei fatti i sintomi sono stati quelli di una flebite, cioè dolori alle gambe. Stiamo parlando di un numero limitatissimo di casi ma il corrispettivo dell'Aifa della Danimarca ha deciso in via precauzionale di bloccare la somministrazione.

Perché in Italia è stata aperta un'inchiesta?

A fronte di alcune morti successive alla somministrazione del vaccino avvenute in Italia, i magistrati hanno aperto un'inchiesta per capire se ci sia stato un qualche uso scorretto del vaccino in termini di produzione, conservazione, mantenimento, preparazione o somministrazione. Ma ad oggi non sussiste alcuna evidente correlazione tra i decessi e la somministrazione del vaccino: non si è trattato di shock anafilattico o reazioni avverse immediate. Ricordiamo sempre che ogni giorno vengono somministrate nel mondo milioni di dosi di vaccino: se fosse letale anche solo in percentuali minime, si tratterebbe di una strage quotidiana.

Perché l'Aifa ha bloccato un lotto AstraZeneca?

Il blocco di un solo lotto di vaccini AstraZeneca è avvenuto a scopo del tutto precauzionale dopo la segnalazione di alcuni decessi. L'Agenzia Europea per il Farmaco ha ricordato che ad oggi su 30 milioni di dosi somministrate risultano 30 casi di trombosi, un'incidenza in percentuale più bassa rispetto a quella generale della trombosi nella popolazione non vaccinata. Nelle 11 milioni di somministrazioni di dosi di AstraZeneca effettuate in Inghilterra non è emersa, ad esempio, neanche una segnalazione di questo tipo.

La vigilanza è efficace?

Di solito se abbiamo reazioni avverse dopo aver preso un'aspirina, non lo segnaliamo al medico. Nel caso dei vaccini contro il Covid, invece, la situazione è ribaltata: ogni minima reazione avversa non solo viene segnalata dai cittadini che sono molto attenti a capire le conseguenze ma fa notizia e viene registrata. Da questo punto di vista quindi la vigilanza è massima e raramente nella storia della farmacologia si è registrata una tale attenzione agli effetti di un vaccino.

Il tempo per testare i vaccini è stato sufficiente?

Gli studi fatti sono paragonabili per dimensione a quelli svolti per tutti gli altri vaccini: c'è stato uno sforzo unanime di uomini, fondi e tempo focalizzati su un unico obiettivo: il vaccino, appunto. Nei diversi passaggi poi venivano sempre messe a parte le autorità di vigilanza, cosa che spesso nelle normali richieste di approvazione avviene solo alla fine. Qui invece c'è stata una continua review: lo studio è stato reso noto nei diversi passaggi e c'è stato un confronto con le agenzie che ha velocizzato i tempi.

Posso scegliere il vaccino che voglio?

Il rischio di contrarre il virus e di sviluppare la malattia in forma grave non è lo stesso per tutte le persone e la disponibilità di dosi non è la stessa per tutti i vaccini. Perciò, proprio per garantire la massima equità, è necessario seguire un piano strategico nazionale che tiene conto di tutte le esigenze e le condizioni quindi non è possibile scegliere il vaccino che si preferisce.

Posso cambiare vaccino dopo la prima dose?

No. Non è possibile ad esempio fare una prima dose di AstraZeneca e successivamente una di Pfizer perché sono due vaccini con meccanismi di azione differenti. Motivo per cui quando sono diminuite le forniture di vaccini si è fatto di tutto per ricalibrare le somministrazioni e garantire a tutti la seconda dose dello stesso vaccino.

È possibile fare una sola dose di vaccino?

Non è consigliabile saltare una dose se questa è prevista dal vaccino. Alcuni sieri hanno il richiamo perché in fase di sperimentazione è stato evidenziato che il nostro sistema immunitario necessita di questo stimolo aggiuntivo per garantire una efficace protezione dalla malattia. Sono però allo studio vaccini che prevedono una sola dose.

Il vaccino mette a rischio la gravidanza?

Gli studi condotti finora non hanno evidenziato né suggerito meccanismi che possano associare i vaccini a effetti avversi in gravidanza e le evidenze di laboratorio su animali suggeriscono l'assenza di rischio da vaccinazione. Così come le donne che allattano possono essere incluse nell'offerta vaccinale senza necessità di interrompere l'allattamento. Come per ogni decisione da prendere durante una gravidanza, è comunque consigliabile consultare il proprio medico prima della vaccinazione.

I vaccini contengono metalli dannosi?

No. La fake news per cui i vaccini conterrebbero metalli dannosi per il corpo si rifà al fatto che nel passato veniva usato del mercurio come conservante dei vaccini pluridose. Ma da molti anni ormai non si usa più. Quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) chiese di togliere questo metallo, partirono le teorie cospirazioniste.

Modifica il nostro Dna?

No. I vaccini contengono Dna ma questo Dna non entra nel nucleo delle nostre cellule, viene invece inserito nei meccanismi di replicazione del virus e quindi non esiste possibilità alcuna di modificazione del nostro genoma.

I vaccini contengono pezzi di feti morti?

No. Questa è una delle fake news più dure a morire. In sede di produzione, per replicare gli adenovirus o i virus influenzali vengono semplicemente utilizzate delle cellule che possono essere anche di origine animale spesso tumorali perché hanno la caratteristica di perdere il controllo della replicazione. Si è poi parlato di feti perché in alcuni casi si è fatto un prelievo di alcune cellule staminali. Ma nessuno uccide dei bambini o sfrutta feti morti per produrre i vaccini. Si tratta di prelievi di poche cellule che poi vengono usate in modo del tutto autonomo in laboratorio per la replicazione.

Ci sono organismi geneticamente modificati?

Contengono nucleotidi che sono le singole parti del Dna - create in laboratorio sulla base di elementi naturali e per questo vengono definite geneticamente modificate. Nulla più.

I vaccini sono sicuri?

Certo. La sicurezza dei vaccini è dimostrata da milioni di dosi somministrate, dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza, oggi più che mai, vista l'attenzione che si concentra proprio sul siero antiCovid. Gli effetti collaterali gravi da vaccino in generale hanno una frequenza estremamente più bassa di quelli delle malattie da cui proteggono.

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