Napoli, allarme sesso: è boom di infezioni tra i giovani

Napoli, boom di infezioni sessualmente trasmissibili tra i giovanissimi
Napoli, boom di infezioni sessualmente trasmissibili tra i giovanissimi
di Ida Di Grazia
Sabato 21 Luglio 2018, 14:05 - Ultimo agg. 17:24
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Preoccupazione a Napoli per la diffusione di infezioni sessualmente trasmissibili fra gli adolescenti. A lanciare l'allarme è Fabrizio Iacono, docente di urologia e andrologo dell'Azienda universitaria Federico II di Napoli: «I dati sono allarmanti, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale delle infezioni a trasmissione sessuale».

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A favorire l'abbassamento della guardia è l'asintomaticità di molte di queste infezioni, un fatto che «aumenta il rischio di trasmissione ad altri soggetti».  «A preoccupare - aggiunge l'esperto - è il numero dei ragazzi (anche molto giovani) che hanno rapporti occasionali non protetti. In alcuni casi gli adolescenti scelgono di non usare il preservativo perché troppo costoso, ma sotto sotto c'è sempre una scarsa conoscenza del problema e dei rischi». che valgono sia per lui che per lei.

«Diverse infezioni - spiega Iacono - soprattutto quelle sostenute dalla clamidia, hanno una predilezione per le cellule delle tube. In questi casi l'infezione delle mucose può portare nel corso degli anni a sviluppare danni irreversibili alla tuba che non riesce più a svolgere il suo ruolo». Negli uomini una delle infezioni spesso sottovalutate è quella da Hpv.

«Gli uomini - prosegue Iacono - sono un veicolo propagatore del virus, perché molto spesso non presentano manifestazioni cliniche, come i classici condilomi genitali. Il maschio latino, peraltro, molto spesso si infetta con partner dei Paesi dell'Est che non hanno svolto attività preventive come quella invece scattata in Italia».

Ben più grave è il contagio da Hiv, che a Napoli è aumentato nell’ultimo anno del 20% circa  «Contro queste infezioni - conclude lo specialista - la sola protezione efficace è il preservativo. È bene che i ragazzi siano più informati sui rischi che si corrono, perché un errore lo si può pagare caro. Purtroppo oggi i modelli seguiti dai giovanissimi sembrano portare in tutt'altra direzione, per questo credo molto nel ruolo di noi medici, ma anche degli insegnanti e delle famiglie. È necessario stringere un'alleanza per la salute dei nostri ragazzi».
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