Città del Vaticano – Mascherine, vaccino anti influenzale obbligatorio e amuchina. L'onda dei contagi fa tremare il Vaticano. Il Papa stamattina è stato avvistato che lasciava Santa Marta provvisto di mascherina. E' salito sull'auto diretto al Palazzo Apostolico per gli incontri fissati in agenda e incontrare un nunzio, un ambasciatore e un arcivescovo. Ieri, durante l'udienza generale, per la prima volta non ha avvicinato i gruppi dei pellegrini che erano presenti nell'Aula Paolo VI come ha sempre fatto abitualmente.
Si è limitato a fare loro cenni di benedizione e saluto al termine della catechesi rimanendo però sul palco dell'Aula Nervi, senza scendere in platea, dove i pellegrini erano seduti.
Nel frattempo, nel piccolo stato vaticano, le voci si rincorrono sui contagi. Alle quattro guardie svizzere confermate ufficialmente dalla Sala Stampa nei giorni scorsi, ci sarebbero altri casi sospetti e in attesa di accertamenti sanitari. Una di queste guardie avrebbe montato di guardia davanti alla stanza papale, all'interno di Santa Marta. La voce insistente non è stata né smentita, né confermata dal colonnello Urs Brandmoser. «Continuiamo a fare di tutto il possibile per non mettere in pericolo nessuno. Sono in corso accertamenti. Le guardie sono state in diversi posti a svolgere il proprio servizio ma non posso dare informazioni ulteriori. Ci atteniamo ai protocolli».
Di certo un altro abitante vaticano è stato trovato positivo al Covid: si tratta di un noto monsignore che sta ultimando il percorso di quarantena, isolato nella sua abitazione, senza avere fortunatamente grosse complicazioni di salute, solo un fastidioso raffreddore e un po' di febbre.
Nelle settimane precedenti il Governatorato ha diffuso una comunicazione a tutte le amministrazioni per invitare ad indossare sempre la mascherina durante gli spostamenti in Vaticano, a mantenere le distanze sociali, a sanificare sempre le mani e a fare obbligatoriamente il vaccino anti influenzale.