Papa Francesco riceve don Georg e le Memores, dopo il grande freddo si gira pagina ricordando Benedetto XVI

Papa Francesco riceve don Georg e le Memores, dopo il grande freddo si gira pagina ricordando Benedetto XVI
Papa Francesco riceve don Georg e le Memores, dopo il grande freddo si gira pagina ricordando Benedetto XVI
di Franca Giansoldati
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 13:17 - Ultimo agg. 4 Gennaio, 07:33
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«Facciamo un bell'applauso a Benedetto XVI». Nel giorno della scomparsa di Joseph Ratzinger avvenuta il 31 dicembre 2022, Papa Francesco ai fedeli radunati in piazza chiedeva di manifestare con un battimano affetto e ammirazione per il predecessore. Come un'onda spontanea e commossa era subito partita dalla folla. Poche ore prima, quella mattina, in basilica, monsignor Georg Gaenswein – ex segretario del pontefice emerito - aveva celebrato all'altare della Cattedra una messa commemorativa. In basilica c'erano centinaia di persone, decine di sacerdoti e vescovi, tutti commossi nel ricordare il grande pontefice dimissionario, il geniale teologo bavarese non compreso fino in fondo dalle masse, ma capace di lasciare un segno indelebiile nella storia. 

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Papa Francesco e l'incontro con Gaenswein

Stamattina Papa Francesco ha voluto incontrare in una udienza monsignor Gaenswein assieme alle Memores Domini, le suore laiche appartenenti a Comunione e Liberazione che hanno abitato con Ratzinger per tutto il periodo, aiutandolo in cucina, a governare la casa, in segreteria nel monastero Mater Ecclesiae.

Per l'ex segretario di Benedetto XVI dopo la brusca interruzione del suo rapporto di lavoro con Francesco (gli ha tolto casa e funzione) era la prima volta che si ritrovava a tu per tu con  Bergoglio.

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Per tutti è stato un momento utile a voltare pagina e probabilmente anche a fare il punto sul futuro, visto che don Georg attualmente vive a Friburgo ma è ancora senza incarico. Molti vescovi tedeschi, l'anno prima, avevano fatto sapere al pontefice di non essere interessati ad accogliere Gaenswein in Germania come vescovo diocesano. Nello stesso tempo, anche in curia si erano levati gli scudi contro di lui. Lo stesso Papa Francesco aveva avuto motivi di dissidio per il modo di don Georg di gestire rigidamente alcuni momenti delicati che hanno fatto affiorare inevitabilmente i diversi modi di vedere la Chiesa e la teologia. Don Georg non ha mai nascosto la difficoltà ad accettare eventuali strappi teologici, ritenuti eccessivamente progressisti, per esempio il progetto di aperture verso le coppie gay, l'abolizione del celibato sacerdotale, il diaconato femminile. 

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In ogni caso il colloquio di stamattina ha avuto carattere quasi familiare. Il tempo trascorso assieme è servito per evocare l'ultimo periodo di Papa Benedetto sul monastero Mater Ecclesiae, dove ha vissuto con la sua famiglia elettiva fino alla morte avvenuta il 31 dicembre. Papa Francesco nei dieci anni di convivenza con l'altro Papa in pensione aveva saputo costruire un reale rapporto, profondo e umanamente solido e buono. 

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