Cacciatore ferito, indagato
l'amico che ha sparato
accertate numerose violazioni

Cacciatore ferito, indagato l'amico che ha sparato accertate numerose violazioni
di Emanuele Faraone
Martedì 31 Dicembre 2019, 01:27 - Ultimo agg. 13:00
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RIETI - Indagini e accertamenti da parte dei carabinieri a tutto campo per l’ incidente di caccia avvenuto domenica mattina, in località Vatillo di Borgovelino, che ha visto il ferimento del 64enne Angelo Piacente residente a Vasche di Castel Sant’Angelo. Al vaglio ci sono ora tutti gli elementi utili alla ricostruzione della dinamica incidentale, verificatasi nel corso di una battuta di caccia al cinghiale, conclusasi con un tragico epilogo. Come atto dovuto il compagno di battuta, un uomo di 44 anni di Borgovelino, dal cui fucile è partito il proiettile che ha colpito Piacente al basso ventre, è stato indagato, configurandosi nei suoi confronti l’ipotesi di reato di lesioni colpose gravi con la contestuale apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica presso il tribunale di Rieti. Messa sotto sequestro la carabina. Al momento sono state inoltre accertate – da parte dei carabinieri forestali del comando stazione di Posta - delle violazioni e delle irregolarità amministrative dovute all’inosservanza di alcune prescrizioni relative al disciplinare per la «Gestione della specie cinghiale nella Regione Lazio», nonché in materia di attività ed esercizio venatorio.

TANTE LE INADEMPIENZE
L’inadempienza più macroscopica risulterebbe essere quella riguardante il divieto tassativo dell’orario di inizio della battuta al cinghiale prima delle ore 9, in considerazione del fatto che l’accidentale ferimento del cacciatore 64enne originario di Rocca di Fondi di Antrodoco è avvenuto molto prima dell’orario previsto e consentito, secondo una prima ricostruzione poco dopo le 7 del mattino. Tuttavia, questo elemento di maggiore rilevanza va calcolato e riparametrato all’interno di operazioni di caccia effettuate preliminarmente alla battuta vera e propria, come la cosiddetta azione di “tracciatura” - una sorta di perlustrazione - per l’individuazione delle “rimesse” e, dalle 9, con il posizionamento delle “poste”.

Per quanto riguarda invece le rilevanze penali della vicenda e la valutazione di responsabilità personali o solidali, queste sono al vaglio dei carabinieri del comando compagnia di Cittaducale coordinati dal capitano Marco Mascolo, mentre i colleghi della stazione di Posta stanno passando in esame aspetti amministrativi, quali il rispetto dell’area di caccia, l’iscrizione al rispettivo Atc (Ambito territoriale di caccia), il corso di validità delle licenze e del tesserino venatorio regionale per la stagione di caccia, il pagamento delle polizze assicurative previste, nonché gli adempimenti della segnaletica: tabellazione del perimetro dell’area di caccia assegnata, bandierine rosse, cartelli indicanti “battuta al cinghiale in corso” negli accessi stradali e poderali presenti. Acquisiti anche il registro di squadra e il verbale dell’azione giornaliera di caccia sul quale sono riportati i nomi dei componenti della squadra, i partecipanti alla battuta e gli eventuali ospiti.
Nella giornata di domenica e quella di ieri sono stati intanto ascoltati anche altri cacciatori, raggiunti da avviso di garanzia come persone informate sui fatti o comunque partecipanti alla battuta o perché presenti al momento del drammatico episodio.

IL QUADRO CLINICO
Rimangono tutt’ora gravi e molto critiche le condizioni dI Angelo Piacente, attualmente ricoverato presso l’ospedale de Lellis di Rieti nel reparto di Rianimazione-Terapia intensiva. Pur non avendo subito lesioni agli organi vitali, sono intercorse numerose microemorragie addominali che hanno a lungo tenuto eccessivamente bassi i valori pressori e i parametri vitali. Un quadro clinico che domenica ha reso impossibile il trasporto del ferito a bordo dell’eliambulanza Pegaso 118, trasportato poi d’urgenza in ospedale in ambulanza. Presso il nosocomio reatino Piacente è stato sottoposto a due delicatissimi interventi chirurgici effettuati da un’equipe medica specializzata. La lesione da attraversamento nella parte subaddominale ha anche causato parziali fratture ossee all’altezza del bacino.
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