Luca Sacchi, il giallo di Princi: spostò l'auto di Anastasia dopo lo sparo

Omicidio Sacchi, il giallo di Princi: spostò l'auto di Anastasia
Omicidio Sacchi, il giallo di Princi: spostò l'auto di Anastasia
di Alessia Marani e Camilla Mozzetti
Sabato 23 Novembre 2019, 08:43 - Ultimo agg. 09:36
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Non c'è solo quello che non ha detto e che potrebbe essere utile a chiarire perché Luca Sacchi, un mese fa, è morto ammazzato dal proiettile di un revolver calibro 38. Altri misteri si concentrano sulla figura di Giovanni Princi, l'amico del personal trainer, considerato il ponte nella trattativa per l'acquisto di droga tra i ragazzi dell'Appio e il gruppo di Casal Monastero capeggiato da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Secondo i legali della famiglia Sacchi, avrebbe compiuto delle «azioni inspiegabili» la notte del 23 ottobre, mentre Luca agonizzava nel pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni. Come quella di avere spostato in fretta e furia, poco dopo lo sparo, la Citroen C1 di Anastasia, la baby sitter fidanzata di Luca, regolarmente parcheggiata di fronte al John Cabot pub.

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Perché lo avrebbe fatto? C'era qualcosa di cui sbarazzarsi o da nascondere in quel veicolo?
Bisogna riavvolgere il nastro e tornare ai minuti che seguono il ferimento a morte del 24enne. Princi è lì, in via Bartoloni, non lontano dal parco della Caffarella. Si trova dentro il pub, con Valerio Rispoli e Simone Piromalli gli intermediari mandati da Del Grosso a verificare la presenza di denaro per l'acquisto di una partita di marijuana quando sente il colpo del revolver. Esce in strada: sono attimi concitati, la gente urla, gli amici di Luca che quella sera con un forte mal di schiena era uscito da solo di casa dopo aver ricevuto una telefonata, non sanno cosa fare. Anastasia che gli tiene la testa per provare a fermare l'emorragia. Quando l'autoambulanza carica Sacchi alla volta dell'ospedale San Giovanni sono all'incirca le 23.35.

L'ANDIRIVIENI CON L'OSPEDALE
Il fratello più piccolo, Federico, con un amico e Princi salgono sull'auto di Federico e seguono le sirene spiegate. A guidare secondo la ricostruzione degli avvocati dei Sacchi, Armida Decina e Paolo Salice è Princi che una volta arrivato di fronte al San Giovanni lascia il fratello della vittima e l'amico dicendo che sarebbe tornato più tardi. Il ragazzo sparisce per oltre un'ora e ricompare in ospedale quando ormai è passata l'una di notte anche se gli amici di Luca non hanno saputo indicare con precisione l'orario. Dove è andato? Princi ha precedenti per droga ed è conosciuto alle autorità per due episodi balzati agli occhi del pubblico ministero, titolare dell'inchiesta, Nadia Plastina, relativi ad aprile e ottobre scorsi. Nel primo caso il ragazzo fu trovato, durante un controllo, in compagnia di un pregiudicato e per questo venne segnalato; nel secondo, durante una perquisizione in un garage limitrofo al suo, le forze dell'ordine trovarono della droga che tuttavia non gli fu imputata perché lo spazio risultava abbandonato. «Quando Princi torna in ospedale è la ricostruzione dei legali resta però poco tempo, diversamente dagli altri amici di Luca». Chiede di essere accompagnato da qualcuno vicino via Bartoloni dov'è parcheggiata l'auto di Anastasia perché la deve spostare.

L'AUTO
E perché si domandando gli avvocati lo deve fare? La Citroen C1 finirà poi nei pressi di via Amelia, guarda caso vicino alla residenza di Princi. Ad accompagnarlo in questo secondo viaggio è sempre un amico di Luca Sacchi che lo lascia in via Latina a prendere la macchina della 25enne. Dopo lo spostamento del veicolo, Princi non torna al San Giovanni. «Non riusciamo a dare un senso a tutto questo», concludono i legali. Sempre secondo i racconti messi insieme dalla Decina e da Salice il ragazzo avrebbe detto di aver avuto bisogno di staccare un po'. Princi tornerà al capezzale dell'amico solo poche ore prima dalla morte di Luca. Ma qual era l'urgenza di spostare l'auto di Anastasia regolarmente parcheggiata in un momento tanto drammatico? In quell'auto potrebbero esser stati nascosti i soldi per l'acquisto della droga? Secondo gli intermediari di Del Grosso, la ragazza sarebbe stata presente mentre vedevano lo zaino con il presunto denaro, circa 60mila euro. Nelle ore di assenza dall'ospedale, Princi potrebbe essersi recato di fronte al Nucleo investigativo di via In Selci dove, nel frattempo, Anastasia era stata condotta dai carabinieri per essere ascoltata. In sua compagnia ci sarebbe stata la fidanzata di Princi. Quest'ultimo, però, riapparirà al San Giovanni soltanto molte ore dopo il ritorno della baby-sitter ucraina.


 

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