Roma, al Flaminio in più di 800 persone al funerale per l'addio a Martina: «Un quartiere sotto choc»

Roma, al Flaminio in più di 800 al funerale per l'addio a Martina: «Un quartiere sotto choc»
Roma, al Flaminio in più di 800 al funerale per l'addio a Martina: «Un quartiere sotto choc»
di Flaminia Savelli
Mercoledì 16 Giugno 2021, 07:38 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 16:23
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Una distesa di fiori, le lacrime, gli applausi, i ricordi e in sottofondo le note della canzone Meraviglioso di Domenico Modugno rivisitata dai Negramaro. Così la grande famiglia di Martina Masini si è stretta nell'ultimo, intenso saluto alla ragazza, 41 anni compiuti lo scorso aprile, morta dopo una lunga malattia. C'erano più di 800 persone ieri mattina alle esequie che si sono celebrate nella chiesa Santa Croce al Flaminio di via Guido Reni, a Roma nord. C'erano i compagni di scuola dell'istituto Villa Flaminia e gli amici di una vita vicini alla sua grande famiglia. Tutti si sono stretti intorno al papà Massimo, alla mamma Nicoletta. Al marito Aurelio Bruni e ai due figli Olimpia e Tommaso, di 11 e 8 anni. «Ha lottato davvero fino alla fine con tutte le sue forze» racconta Massimiliano, il fratello maggiore che ha accompagnato lo scorso mese Martina nell'ultimo viaggio a Houston, in America.

Per tre settimane si è sottoposta a una cura sperimentale, poi la decisione di tornare a casa per salutare i suoi cari: «Insieme ai miei genitori le siamo stati vicini ma anche in quei giorni così difficili era lei a dare forza e coraggio a noi» ricorda Massimiliano: «Non dimenticherò nulla di mia sorella, del nostro rapporto così speciale e profondo.

Se chiudo gli occhi, sento ancora la sua voce, la sua risata. In America, nel nostro ultimo viaggio, il rapporto si è saldato ancora di più. Perché Martina faceva questo: con la sua energia positiva, ti riempiva la vita e il cuore».

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«MA IL CIELO È SEMPRE PIÙ BLU»
«Martina mi ha sempre ripetuto di vivere intensamente e quotidianamente la vita, sfruttando ogni raggio di sole, camminando nel parco, aiutando tutti gli amici e le persone con i maggiori bisogni e problemi, stando vicino agli amici, supportando la propria famiglia, riempendo di amore i figli e tutte le persone intorno, senza distinzione alcuna - ricorda papà Massimo-Viva la vida, era il suo motto. Non solo per la sua ma per quella di tutti. Una ragazza veramente eccezionale, proprio come ripetono in moltissimi, e così è stata al centro di un affetto trasbordante, continuo, intenso da parte di tutti». Tante le parole di vicinanza anche per il marito Aurelio: «Abbiamo condiviso gli ultimi 20 anni della nostra vita - dice Aurelio - vedere tante persone al funerale per mia moglie mi ha fatto capire ancora di più che persona speciale è stata per tutti quelli che ha incontrato. Perché tra le tante, tantissime, doti che aveva era soprattutto altruista.

L'ultimo anno - racconta ancora- è stato molto complicato ma lei ce l'ha messa davvero tutta per non scoraggiarsi. L'affetto e l'amore che sto ricevendo in queste ore è davvero di conforto». Una grande famiglia che ha voluto partecipare all'ultimo saluto: dallo zio e ex deputato Mario Masini, all'amico e presidente del Coni Giovanni Malagò. Ancora, all'amico e regista Enrico Vanzina. Insieme agli amici: «La risata di Martina è ancora qui e anche lei, è ancora qui» precisa Michele Francesconi un caro amico: «Siamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso tutto: i compleanni, le feste, le vacanze. Perché non ti lasciava alternative, era piena di energie e di forza. La malattia è stata lunga anche se ha sempre cercato di reagire. E lo ha fatto. A noi che siamo rimasti qui, senza di lei, ha lasciato un ricordo indelebile della sua grande persona e della sua grandissima voglia di vivere». Fino alla fine, anche quando sapeva che il tempo stava per scadere, non ha perso occasione di riunire gli amici più stretti. Nel giorno del suo ultimo compleanno su Facebook ha postato un messaggio alle sue amiche: «Come non amare i palloncini, la loro idea di festa, di allegria e poi colorati. Ognuno rappresenta una mia adorata amica. Ed oggi ancor più di ieri me li godo, guardandoli mi porto dietro un altro ricordo, quest' anno assolutamente più prezioso». Così come ricorda Giancarla: «Era un'amica preziosa che ti incoraggiava sempre ad andare avanti. Amava la vita, le stelle, i palloncini, le feste. Sarà difficile ora senza la sua risata e l'allegria di cui ha riempito le nostre vite». Martina ha salutato tutti con il verso di una canzone di Rino Gaetano: «Ma il cielo è sempre più blu».
 

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