Roma, tassista scende dall’auto e spara a caso. Punta a una bambina ma la pistola s'inceppa

Foto d'archivio
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di Marco De Risi e Alessia Marani
Martedì 2 Febbraio 2021, 00:09 - Ultimo agg. 11:12
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 Momenti di terrore ieri pomeriggio a Cinquina, quartiere a nord di Montesacro, dove un tassista ha sparato più colpi in aria terrorizzando letteralmente i passanti e gli altri automobilisti. Un gesto di ordinaria follia andato in scena verso le 17 in via Domenico Cavalca. Molte le segnalazioni arrivate al numero unico di emergenza 112. Tutte indicavano l’uomo asserragliato dentro l’auto bianca, fuori di sé, arma in pugno. A un certo punto è uscito e ha puntato la pistola contro un balcone dove stava giocando una bambina di 6 anni con il nonno. Solo un miracolo ha impedito il peggio: l’arma si è inceppata sotto lo sguardo allibito di alcuni testimoni.

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LA SCENA

Per tutto il tempo che è rimasto chiuso nel taxi, il traffico è andato in tilt: sulla strada si è formata una coda, ma poi è iniziato il fuggi fuggi delle auto in retromarcia. Mauro C., 46 anni, è uscito dal taxi e ha cominciato a sparare in aria, almeno due colpi.

Si è diretto verso un palazzo, il dito sul grilletto della sua 9x21. Alcune persone si sono riparate dietro delle auto parcheggiate altri si sono dati alla fuga a piedi. Sul posto sono piombati almeno cinque equipaggi delle Volanti. I poliziotti hanno indossato il giubbetto antiproiettile, non hanno perso tempo, sono intervenuti e lo hanno immobilizzato, disarmandolo. Non prima di avere provato a intavolare un minimo di trattativa. L’uomo ha tentato di opporre resistenza ma, alla fine, è stato ammanettato e portato, prima al commissariato di zona dove è stato arrestato per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, poi al pronto soccorso. Per la pistola e le munizioni aveva un regolare porto d’armi, ma avrebbe dovuto tenerle a casa e usarle solo al poligono. In casa aveva anche un fucile da softair, una pistola a gas e altre munizioni. Accertamenti sono in corso anche sulla licenza taxi.

IN OSPEDALE

Durante la perquisizione in auto e, successivamente, anche nell’abitazione dell’uomo, gli agenti hanno rinvenuto diversi psicofarmaci. Quando è stato portato negli uffici di polizia per essere identificato e verbalizzato, non ha saputo dare alcuna spiegazione sul perché della sua condotta. A malapena riusciva a parlare. Ha avuto bisogno anche di essere visitato all’ospedale Sant’Andrea dove, in serata, è stato portato in codice rosso. 

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