Avrebbero approfittato del loro ruolo di vigili urbani e, tra il 2013 e il 2014, si sarebbero messi a servizio di due ristoratori e albergatori del Centro storico, avvisandoli in anticipo di ispezioni previste nei loro locali: in cambio avrebbero accettato denaro, cene al ristorante e consumazioni gratis in gelateria. Per questi fatti, la procura ha sollecitato al tribunale una condanna a cinque anni di reclusione per Franco Caponera, 52 anni, accusato di corruzione rivelazione di segreti d'ufficio. L'accusa ha invece chiesto una pena di quattro anni per Fabio Corazzini, 50 anni, e Alessandro Egidi, 41, ai quali si contestano i reati di corruzione.
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LA VICENDA
I fatti contestati si sarebbero consumati da gennaio 2013 all'aprile del 2014.
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LE ACCUSE
Egidi, sempre nel «porre in essere specifici atti contrari al suo ufficio si legge dal capo d'imputazione consistenti nell'omettere di effettuare controlli sul regolare esercizio dell'attività commerciale», avrebbe accettato la cifra di duecento euro e decine di coni gelato, offerti da un locale di proprietà dei ristoratori, a pochi passi dalla Fontana di Trevi. Per la difesa di Corazzini ed Egidi si tratterebbe di «accuse inconsistenti» che non troverebbero fondamento a processo. I legali di Caponera, gli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri, discuteranno la posizione del loro assistito tra un mese. La sentenza è fissata infatti per il prossimo 14 aprile.
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