La primavera ancora deve iniziare e Ostia già fa il tutto esaurito per l’estate 2022. Sarà l’effetto del combinato disposto pandemia e guerra in Ucraina, ma sul litorale romano quella che si profila ha tutti i connotati per essere considerata la stagione dei record. Ristoratori e operatori balneari fanno gli scongiuri, ma il boom di richieste per gli abbonamenti di cabine, ombrelloni e sdraio ha costretto molti gestori a dover comunicare il “sold out” ai propri clienti. Il tutto nonostante i prezzi che, sull’onda generale dei rincari, saranno “leggermente” - specificano gli imprenditori del settore - modificati. Variazioni e aumenti che, per il momento, non sembrano fermare i romani. «Il caro-lettino? - ammette Francesca N., una cliente che si è affacciata sul lungomare per prenotarsi un posto al sole e in riva al mare per i mesi estivi - l’ho calcolato ma visto che non faremo le vacanze all’estero puntiamo a trascorrere un lungo periodo al mare. Fa bene ai bambini e poco importa se spenderemo qualcosa in più rispetto agli altri anni».
«Effettivamente si va a confermare un trend positivo che si protrae da due anni - dice Franco Petrini, titolare dello storico “Nuova Pineta e Pinetina” e delegato Sib - c’è un notevole interesse intorno a Ostia, piace come città, piace come attrattiva nonostante la nomea e la fama che si è costruita.
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Le aspettative sono buone, dunque, e dal post-lockdown Ostia sta vivendo estati meravigliose, come non viveva da decenni. «Si è riscoperto il mare di Roma - aggiunge Petrini - come le grandi stagioni degli anni’60». «Noi lavoriamo con una clientela prettamente romana - fa sapere invece Ruggero Barbadoro, presidente Fiba (Federazione italiana balneari) - mentre i turisti stranieri sono per lo più giornalieri. Ho consigliato di non alzare i prezzi e di premiare i clienti fidelizzati, ma purtroppo la crisi che stiamo vivendo ha indotto alcuni a difendersi in qualche modo». Altro problema cardine, croce di ogni stagione è quello dell’erosione. «Quello che stanno effettuando lungo la costa - continua ancora Petrini - è solo un intervento tampone che ci permette di tirare il fiato per un po’ e di consentire l’avvio della stagione. Certo avremmo bisogno di opere concrete che diano certezze a lungo termine».
BAGNANTI FAI DA TE
In questo revival anni’60 non possono mancare i cosiddetti “fagottari”, bagnanti resi celebri dalle commedie di Aldo Fabrizi, che arrivavano in spiaggia carichi di cotolette panate, pasta e cocomero al seguito. Strette dalla crisi economica, le famiglie romane si vedranno, a loro volta, costrette a ridurre i consumi: meno vassoi self service da riempire alla tavola calda, e più pizza e panini magari da poter consumare in cabina o sotto all’ombrellone. «Non vieteremo di mangiare in spiaggia - precisa Petrini - purché si rispetti il decoro e non si imbandiscano tavolate infinite». Caso concessioni, abusi (l’ultimo sequestro di pochi giorni fa) e spiagge libere a parte, l’estate di Ostia può entrare nel vivo.
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