I granchi blu ci fanno vedere i sorci verdi

Le pagelle della settimana di Vittorio Del Tufo

Granchio blu
Granchio blu
di Vittorio Del Tufo
Sabato 30 Dicembre 2023, 10:35
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Stangate di fine anno

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Vongole a 50 euro al chilo, gamberi e aragoste da infarto immediato. Buon appetito a tutti. Quest’anno la colpa è del granchio blu, che non avendo un carattere docile sta facendo piazza pulita di tutti i poveri pesci del nostro Natale, divorandoli. Negli anni passati la colpa è stata, nell’ordine: del Covid, poi della guerra, infine del prezzo dell’energia e, per non farci mancare niente, del reddito di cittadinanza. Attenzione però: si scrive granchio blu, si legge speculazione. Come ogni Natale che Dio manda in terra, è la speculazione sui prezzi dei generi alimentari a farci vedere i sorci verdi (e i granchi blu).

Morta senza cure

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La tragica vicenda della neonata, in crisi respiratoria, morta dopo essere stata respinta dall’ospedale di Boscotrecase (dove il Pronto soccorso è chiuso da oltre tre anni) è il fermo-immagine più eloquente dello sfascio della Sanità in Campania.

Uno sfascio che ha radici antiche e che nessun esercizio di illusionismo, nessun abracadabra può dissimulare. A cominciare dal risiko dei reparti di emergenza tra Napoli e provincia, pochi e strapieni: il vero nervo scoperto del governo della salute in uno dei territori più densamente popolati del Paese.

Un borgo da rilanciare

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Una piccola gemma incastonata tra il corso Umberto e il mare. Vicoli che sembrano guardarci dal passato e invece hanno ancora tante storie da raccontarci: le storie del Borgo Orefici, un patrimonio storico e culturale che affonda le radici nella Napoli degli Angioini. Qui settecento anni fa si stabilirono i maestri orafi insediando le loro piccole botteghe. Ora l’appello - ai tour operator - di residenti e associazioni: l’artigianato orafo è un’eccellenza della città, perché non inserirlo a pieno titolo tra gli itinerari turistici?

Bonifica di Napoli Est

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Con la tecnica del Pappice e della Noce - damme ‘o tiempo ca te spertose - il Comune ha finalmente sbloccato la lunghissima trattativa con i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture per la bonifica di Napoli Est. Va segnalato il paziente lavoro ai fianchi dell’ingegner Manfredi: i suoi predecessori erano riusciti nell’impresa di perdere 158 milioni di euro negli ultimi tre lustri. Ora olio di gomito e lavorare, nella speranza che la bonifica dell’area Est (capannoni industriali, ex depuratore di San Giovanni, Antica Manifattura tabacchi) abbia sorte migliore di quella (infinita) di Bagnoli, ovvero la Madre di tutte le Occasioni Sprecate.

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