Addio al giovane rider caduto
dallo scooter: «Morto per 20 euro»

Addio al giovane rider caduto dallo scooter: «Morto per 20 euro»
di Carmen Incisivo
Giovedì 15 Agosto 2019, 12:57
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L'ultima speranza era che dalla morte potesse nascere vita. Che Francesco potesse continuare a vivere nel corpo di qualcun altro. Ma il cuore del giovane ha ceduto a meno di un'ora dal termine della procedura di osservazione che precede l'espianto degli organi a cui i genitori avevano acconsentito. Il rider rimasto coinvolto nel gravissimo incidente che si è verificato sul Trincerone intorno alle 22 di domenica, si è spento nel tardo pomeriggio di ieri. Dopo tre giorni di agonia, Francesco Troisi, che pare non indossasse il vasco non ce l'ha fatta. L'annuncio dell'ospedale è arrivato intorno alle 18 e 30 ed ha raggelato tutti. Che Francesco si trovasse in una condizione non reversibile era purtroppo chiaro ma nessuno si aspettava un cedimento così repentino. L'andirivieni di parenti e amici che in questi giorni avevano pregato e sperato in un miracolo, si è spostato dalla rianimazione alla sala mortuaria, rimasta eccezionalmente aperta per mezz'ora in più rispetto al solito per permettere a tutte le persone accorse di salutare il 24enne morto mentre consegnava pizze al centro storico a bordo del suo motorino.

 
L'obitorio riaprirà questa mattina mentre alle 17 il corteo funebre partirà alla volta del quartiere Brignano. Il rito funebre si svolgerà oggi nella chiesa che l'ha visto crescere. L'autorità giudiziaria non ha ritenuto ci fossero gli estremi per richiedere l'autopsia. Il papà, Guido, è un luogotenente della polizia municipale di Salerno. Di incidenti così ne ha visti tanti ma quello che è successo a suo figlio quasi non riesce a capirlo. Con lui ci sono la moglie e la figlia, tutti stretti in un abbraccio che provano a far arrivare fino al di là del vetro. Ma Francesco non ha mai reagito al minimo stimolo. Viste le condizioni del giovane, ieri mattina aveva avuto inizio l'osservazione di morte necessaria per poi procedere all'esame e all'espianto degli organi per la donazione. Pur nel dolore lancinante, i genitori di Francesco si sono fatti coraggio e avevano dato l'assenso alla procedura poi interrotta per il sopravvenuto decesso del giovane. Sgomenti parenti, amici e semplici conoscenti che continuano a ripetere che non si può morire così. A 24 anni, per 20 euro. La dinamica ricostruita dagli agenti della polizia è pressappoco questa: Francesco sfreccia a bordo dello scooter con il portapacchi pieno di pizze da smistare in diverse zone del centro storico, percorre il lungo rettilineo di viale Ruggiero Moscati, non si accorge che una donna sta per attraversare la strada. L'urto è violentissimo, Francesco cade. Le sue condizioni appaiono subito gravissime. Sul posto arrivano i soccorritori del 118 provenienti dal vicino presidio di via Vernieri. Caricano Francesco in ambulanza e annunciano al pronto soccorso del San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona che stanno arrivando con un codice rosso gravissimo. Dopo pochi minuti Francesco viene sottoposto ai primi accertamenti di rito: ha un trauma encefalico gravissimo dal quale, dicono i medici la sera stessa del ricovero direttamente alla famiglia, non si riprenderà. Decine i messaggi di cordoglio rivolti alla famiglia tra cui quello del sindaco di Salerno, Enzo Napoli: «Partecipiamo al cordoglio dell'intera cittadinanza per la morte del giovanissimo Francesco Troisi. Il tragico incidente e l'agonia del rider hanno lasciato tutti sgomenti e addolorati. In particolare giungano alla famiglia i sentimenti dell'umana solidarietà, uno speciale abbraccio al papà Guido, luogotenente della Polizia Municipale di Salerno, l'alta stima per la coraggiosa decisione di consentire l'eventuale espianto di organi».
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