Cava de' Tirreni: allarme furti
in casa, tornano le ronde

Cava de' Tirreni: allarme furti in casa, tornano le ronde
di Simona Chiariello
Giovedì 7 Marzo 2019, 08:35
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Auto e presenze sospette da San Giuseppe al Pozzo a Sant'Anna, passando per località Pisciricoli fino a Santa Lucia. È stata una notte insonne, quella tra lunedì e martedì scorso, per i residenti delle frazioni collinari. Dopo i furti in abitazioni e garage delle settimane scorse, gli abitanti delle frazioni, già colpite da bande di ladri, sono stati messi in allarme dalla presenza, a tarda sera di auto e persone sospette.
 
«È umano aver paura - dice un uomo di 74 anni - dopo i furti dei giorni scorsi, avvenuti anche con i proprietari in casa. Nelle frazioni ci conosciamo tutti. Sappiamo anche quali sono le auto degli abitanti e quindi riconosciamo subito i forestieri. La scorsa notte abbiamo notato auto sospette e avuto paura, tanto da organizzare una sorta di ronde. Nei mesi estivi eravamo arrivati a fare la veglia. Dormivamo a turno». Danilo Di Domenico lavora fuori città: «Per chi come me lavora fuori, diventa difficile lasciare la famiglia: la moglie, i figli che hanno paura di trovarsi a casa i ladri. Non se ne può più di questo stato di cose. È evidente che queste bande hanno dei basisti: qualcuno che nei giorni precedenti al colpo girano per la frazione, controllano la situazione. Vedono dove è più facile e conveniente colpire, e osservano le abitudini dei proprietari delle case da svaligiare».

Intanto il consigliere Vincenzo Lamberti dei Responsabili per Cava ha presentato una lettera al presidente della commissione Mobilità e Sicurezza: «In queste ore la formalizzerò, con altri consiglieri comunali di opposizione - spiega - Si parla sempre di Cava Sicura e videosorveglianza, ma non è questa la realtà. È tempo di superare l'ambito locale e rivolgersi alle istituzioni provinciali».

Il Comune, e in particolare l'assessore alla sicurezza Giovanni Del Vecchio, hanno annunciato il potenziamento della videosorveglianza come strumento di prevenzione e repressione per identificare i responsabili di reati contro il patrimonio e le persone. «Le statistiche rientrano in quelle registrate negli altri comuni della provincia - precisa Del Vecchio - la videosorveglianza è lo strumento più utile, sia a livello repressivo che preventivo. In tal senso siamo molto avanti». E aggiunge: «Nel fine settimana scorso le forze di polizia locale hanno programmato una vera e propria operazione sicurezza con posti di blocco, presidi nelle frazioni, blitz e ispezioni. La polizia locale ha dato il suo supporto. Questo sarà ripetuto periodicamente». Le forze dell'ordine, pur nella ristrettezza e carenze di organico, hanno intensificato la presenza sul territorio, specie nelle frazioni, anche se, vista la vastità e la distanza tra le diverse contrade, diventa problematicotenere sotto controllo le diverse zone.
 
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