Molestava le baby calciatrici
maxi condanna per l'allenatore

Molestava le baby calciatrici maxi condanna per l'allenatore
di Angela Trocini
Sabato 3 Febbraio 2018, 06:40 - Ultimo agg. 08:15
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Condannato anche in secondo grado l’allenatore accusato di violenza sessuale nei confronti di alcune calciatrici ad Eboli. La sentenza è stata emessa, ieri pomeriggio, dai giudici della Corte di appello di Salerno che hanno inflitto a Gennaro Russo sette anni e mezzo di reclusione (un anno e sei mesi in meno rispetto alla sentenza di primo grado emessa lo scorso anno): i giudici di secondo grado (Palumbo, Rulli, Clemente) hanno confermato l’impianto accusatorio (le tre ipotesi contestate) procedendo ad una rivalutazione della pena un po’ più bassa rispetto al primo processo. In apertura di udienza era stata richiesta, dall’avvocato Michele Sarno (difensore dell’imputato), la rinnovazione del dibattimento con l’escussione di alcuni testi (per minare, evidentemente, la credibilità delle parti lese che si sono costituite parti civili attraverso gli avvocati Mariano Salvio e Sebastiano Civita) ma i giudici di appello hanno respinto tale richiesta disponendo la discussione delle parti e, dopo la camera di consiglio, l’emissione della sentenza di condanna.

Gli episodi contestati al 56enne originario di Napoli, residente ad Agropoli e che era ausiliario di cancelleria presso la sede distaccata di Eboli del Tribunale, risalirebbero al 2012 fino a maggio 2013: approcci, carezze spinte, fino ad arrivare ad un rapporto sessuale consumato con un’allieva che il mister aveva accompagnato a casa. Fu la denuncia di questa ragazza a fare aprire le indagini e, dopo, arrivarono anche le conferme da parte di altre ragazze. Ad incastrare l’uomo sarebbero state anche due conversazioni registrate in cui Russo ammetteva di aver avuto con una delle calciatrici un rapporto sessuale. 
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