Si fingevano vittime di incidenti per truffare gli automobilisti, diventa definitiva la condanna per due sarnesi. L'indagine condotta dai carabinieri di un centro dell'hinterland bolognese riguardava due persone di Sarno, residenti a Pistoia, M.B. e D.B. , 30ennie, ritenuti responsabili di truffa in concorso. La coppia fu individuata nel corso di un'indagine a marzo 2014, quando una 78enne, alla guida della sua Fiat Panda, fu costretta a fermarsi perchè accusata di aver danneggiato una seconda auto durante un sorpasso. Intimorita, l'anziana si fermò e il conducente pretese un risarcimento di 500 euro.
La vittima, essendo a corto di contanti, invitò i due a seguirla fno a casa, dove avrebbe preso altri soldi.
Giunti presso l'abitazione, la coppia non solo ottenne il denaro, ma rubò anche un blocchetto di assegni e alcuni gioielli custoditi nei cassetti. I carabinieri, nel raccogliere la denuncia della donna, identificarono in un bar l'uomo e poi la donna, con precedenti di polizia specifici, che corrispondevano alla descrizione della 78enne. Tempo dopo, una seconda anziana, cadde in un secondo raggiro. I due, con la solita scusa del risarcimento, riuscirono a sottrarle un bancomat, una carta di credito e 250 euro che l'anziana custodiva nella borsa appoggiata sul sedile dell'auto. Per i due arrivò poi la condanna del tribunale di Bologna, poi confermata in Appello. La Cassazione ha ora rigettato i ricorsi dei due, rendendo definitive le due condanne.