Nel Cilento il raduno delle famiglie numerose:
«Bollette? Ecco come evitiamo gli sprechi»

Nel Cilento il raduno delle famiglie numerose: «Bollette? Ecco come evitiamo gli sprechi»
di Gigi Di Fiore
Lunedì 31 Ottobre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 17:55
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Inviato ad Ascea

Nell’Italia degli oltre sette milioni di single che fa i conti con la crisi economica, quello che si riunisce ad Ascea appare un mondo silenzioso che trova poco spazio sui giornali. Sono le famiglie coraggiose con più di tre figli. Una realtà in estinzione, se il nostro tasso di natalità è in media di soli 1,2 figli. Le coppie con almeno tre figli sono in Italia 729mila e qui ce ne è una felice rappresentanza di 120 famiglie per 680 persone, riunite nella quinta assemblea nazionale dell’Associazione famiglie numerose. Un’intuizione del bresciano Mario Sberna, dipendente della Curia e deputato nel 2013 con Scelta civica, che fondò l’associazione nel luglio del 2004 con la moglie Egle.


Dopo 18 anni, gli iscritti sono arrivati a 26500. Sono in maggioranza coppie, ma anche sacerdoti. Smentendo un luogo comune, la geografia dell’associazione racconta un’Italia dove le famiglie numerose sono al 41 per cento nel nord, 44 per cento in centro Italia e solo per un 15 per cento nel sud. Lucio Coticelli, di professione sociologo, è di Gragnano in provincia di Napoli. Ha quattro figli e, insieme con la moglie Imma che è insegnante, è contento della sua scelta. La crisi, le bollette della luce in aumento? «Questione di priorità e scelte - dice - Avere più figli significa assumere una mentalità al risparmio, che bandisce sprechi e superfluo. Anche i figli, nonostante certi modelli sociali, si abituano a un modo di vivere che bandisce griffe, telefonini costosi e spese spesso superflue». Una filosofia comune a tutti gli iscritti all’associazione. Dal nord al sud, condividono tra loro scelte, problemi, anche le ostilità culturali che spesso avvertono in una società senza figli. Lo racconta Alfio Spitaleri, che con la moglie cura il sito dell’associazione: «Molti di noi hanno vissuto l’esperienza di commenti malevoli in più situazioni, quando ci vedono con tanti figli.

C’è chi si è sentito dire, ora basta farne, però».

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Nicola e Elena Pergola sono di Potenza. Hanno nove figli, una è presente all’assemblea dell’associazione all’Olimpia Cilento Resort di Ascea in Cilento. I coniugi Pergola gestiscono una casa famiglia, Elena è psicologa e il lavoro si sposa con la scelta di una famiglia numerosa. Silvio e Biancamaria Siegher sono di Trento. Qui sono la coppia con il maggior numero di figli: dieci. Lei è casalinga e lui autista di scuolabus. Dei coraggiosi, che non si sentono eroi: «I figli sono arrivati e si fa del nostro meglio per crescerli». Internet e articoli di giornali hanno alimentato negli anni la crescita degli iscritti. Mario Scuderi lavora da operaio alla Asl di Piacenza. Ha nove figli, con la moglie casalinga. Racconta: «Leggemmo un articolo sull’Avvenire che parlava dell’associazione, ci mettemmo in contatto. Ed è diventata esperienza di condivisione, una rete di scambi e aiuti tra chi vive la stessa scelta di avere più figli». Lo chiarisce anche Lisa Bolci, dipendente statale, che con il marito Giovanni, che è dipendente comunale, ha cinque figli. Sono di Pistoia. Spiega: «Nell’associazione, la mia prima figlia ha trovato altre esperienze a lei comuni. Ha capito che nel nostro Paese la sua realtà non è isolata, come sembra a sentire i mezzi di comunicazione che raccontano solo un’altra Italia di diritti, dimenticando quelli di famiglie come le nostre». 

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Dopo 18 anni, l’associazione avrà un nuovo presidente. È Alfredo Caltabiano che, con la moglie Claudia, ha sei figli tra naturali e adottivi. Chiarisce: «La nostra è un’associazione apartitica. Ai candidati di elezioni locali e nazionali mandiamo sempre le nostre richieste, su sgravi fiscali per famiglie numerose, detrazioni. Abbiamo poco ascolto. Manderemo i nostri documenti anche al nuovo governo». Si chiama, con scelta indicativa, «Test positivo» la rivista trimestrale dell’associazione, che si pubblica a Brescia. E, nell’associazione, la famiglia record per numero di figli, ben sedici, è quella di Aurelio e Rita Anania di Catanzaro. Lui fa il collaboratore scolastico, lei è casalinga. «Ci aiuta la Provvidenza» ripete. E allude alla catena di sostegni economici che riceve quando ne ha bisogno. Spiega Alfredo Caltabiano: «L’associazione fa rete, un socio sa che se ha bisogno di consigli, aiuti sulla sua famiglia numerosa, li trova». È l’Italia senza voce, in un Paese dove chi fa più figli sembra diventare una mosca bianca. Un eroe.
 

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