Salerno, Roberto Bianco junior infermo di mente: sarà scarcerato e andrà in Rems

Aveva sparato alla vetrata del Mulino Bianco ma anche in altri locali di Salerno, una precedente perizia lo aveva classificato come schizzofrenico

Il carcere di Fuorni
Il carcere di Fuorni
di Angela Trocini
Martedì 27 Febbraio 2024, 06:00 - Ultimo agg. 10:59
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Roberto Bianco junior dichiarato infermo di mente. Il gup del Tribunale di Salerno, Piero Indinnimeo, ha accolto le conclusioni della perizia di parte del dottor Corrivetti sulla totale infermità di mente di Bianco (la consulenza era stata richiesta dall’avvocato Silverio Sica, difensore del 28enne) ed ora si dovrà decidere un luogo di cura (una Rems) diverso dal regime carcerario non più compatibile con le condizioni pischiatriche di Bianco, nonostante il vissuto criminale del giovane salernitano e la molteplicità di episodi delittuosi commessi tra giugno e dicembre 2022 e che lo hanno visto protagonista.

L’udienza di ieri proveniva da una serie di udienze molto dibattute tra difesa e pubblica accusa (che ha dato parere favorevole al trasferimento in una Rems) in quanto Roberto Bianco junior è stato condannato lo scorso anno a 4 anni e 2 mesi di reclusione (in abbreviato) per l’attentato al Mulino Bianco in piazza Malta a Salerno e il mese prossimo, per questo episodio, è fissata l’udienza in appello (anche in questa sede, su richiesta della difesa, è stata disposta la perizia).

Già durante il procedimento di primo grado per quanto riguarda i fatti del Mulino Urbano (l’esplosione di colpi di pistola che danneggiarono la vetrina della nota attività commerciale) il perito Bartoli aveva riconosciuto una patologia di schizofrenia paranoide avendo commesso il Bianco una serie di atti autolesionisti come ingerire viti, bulloni, e provocando risse con altri detenuti, distrutto arredi della cella ed incendiato un accappatoio (stabilendo però la capacità d’intendere e volere al momento dei fatti e quella di stare in giudizio).

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E in quell’occasione fu preannunciata la richiesta di una nuova consulenza psichiatrica per valutare specificatamente la compatibilità o meno di Bianco con il regime carcerario: circostanza, quest’ultima, che ieri ha trovato una risposta davanti al gup Indinnimeo (lo stesso giudice che, a luglio dello scorso anno, ha condannato Bianco per i fatti del Mulino Urbano). Ma il 28enne salernitano, con la sua personalità criminale «spregiudicata ed allarmante», è stato raggiunto ad ottobre scorso da un’altra misura per una serie di episodi delittuosi (quelli commessi tra giugno e dicembre 2022) in cui spesso ha reso i complici più inesperti in vittime.

Del resto nel corso delle indagini più volte è stata notata la presenza di molti ragazzi che avrebbero seguito Bianco junior nelle sue azioni criminali, per poi allontanarsi in quanto vittime di aggressioni da parte dello stesso Bianco infastidito, probabilmente, da qualche atteggiamento non gradito dei complici.

E che Bianco jr usasse violenza per affermare la sua personalità criminale in città, è apparso chiaro sia nell’episodio accaduto al bar «089» quando prese a martellate un cliente dopo aver rincorso un lavorante solo perché non gli aveva detto dove era il proprietario che nel locale «Super Pizza» quando entrò urlando contro alcuni clienti seduti intorno ad un tavolo per mangiare e minacciando «t’aggia accir», tornando - nella stessa sera - sempre nel locale per prendersela con il titolare (che nell’occasione precedente si era intromesso per sedare gli animi), minacciarlo con una pistola ed esclamando «faccio una strage». 

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