«Concordo pienamente con gli attori americani in sciopero», dice Carlo Verdone rispondendo a una domanda dei giovani del Giffoni Film Festival. «L'intelligenza artificiale è la morte del cinema d'autore. Figuratevi se io accetterei di cedere la mia immagine per comparire in un film con la faccia ringiovanita come quando avevo 38 anni. E attenzione agli algoritmi che pretendono addirittura di definire il finale di un'opera, non è giusto, è una paraculata per avere scelte che aggancino i gusti della massa».
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Verdone cita Jean Luc Godard, quando disse «addio al linguaggio dell'autore». «Certe tendenze equivalgono a decretare la morte degli autori, è sacrosanto uno sciopero che chiede di mettere dei paletti. Se nel nostro lavoro devono intervenire algoritmi e intelligenza artificiale è la fine del cinema, dell'arte, delle serie tv, di tutto», conclude.