Carobenzina anche a Salerno, lo stillicidio degli aumenti. I benzinai: «Anche noi ne soffriamo»

Crispo (Fegical): su i prezzi, ai gestori 4 centesimi di guadagno. Della Mura (Udicon): sui consumatori pesano le accise altissime

Le code ai distributori
Le code ai distributori
di Brigida Vicinanza
Venerdì 18 Agosto 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16:50
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Da un lato gli operatori del settore, dall’altro lato i consumatori. In mezzo nuovamente il caro benzina che desta sempre più preoccupazione. Anche a Salerno e provincia, i prezzi e listini stanno variando e vanno sempre più verso l’alto, con le conseguenti proteste di automobilisti alle prese con una crisi economica (la stessa che sembrano vivere comunque anche i benzinai) sempre dietro l’angolo. Aumenta il prodotto (la benzina) e di conseguenza anche il prezzo per i consumatori. Tutti però devono far fronte alle accise ma l’allarme adesso suona più forte.

«Al gestore rimangono soltanto quattro centesimi lordi - dichiara Eduardo Crispo, presidente provinciale della federazione italiana gestori impianti autostradali (Fegica/Figisc) - con questi aumenti l’esposizione economica cresce e di conseguenza il guadagno diminuisce. Ricordo che da dicembre è iniziato questo momento particolare e ora in questo periodo in cui la richiesta mediamente aumenta dal 20 al 25%, l’Opec ha tagliato 3,2 milioni di barili e a questi si aggiunge il taglio dell’Arabia Saudita di un milione di barili». Diciassettesimo giorno di aumenti, dunque, e nei prossimi quattro giorni si prospetta un’ulteriore variazione. «Nei prossimi 4 giorni - sottolinea Crispo - i prezzi sono ancora in aumento anche a Salerno e provincia con un +1,5/+2,0 €c/litro. Sui carburanti in Italia pesano imposte del 54,5% sulla benzina e 50,9% sul gasolio, superiori alla media comunitaria di +21,5 eurocent/litro». Dunque, anche ai distributori le difficoltà si fanno sentire, soprattutto tra gli operatori che avevano già lamentato circa sei mesi fa ostacoli e problematiche. «Nella settimana, i prodotti in rete sono stati venduti a prezzi di vendita mediamente più sostenuti - aggiunge il presidente Crispo - rispetto ai prezzi di cessione in extra rete riservati agli operatori indipendenti come le “pompe bianche” e la grande distribuzione. Pertanto, vi sono ad oggi presupposti per una aspettativa di prezzi, nella media dei due prodotti, ancora in aumento». Intanto, però «le previsioni - conclude - non possono andare oltre il termine ravvicinato di quattro giorni in considerazione delle variabili di mercato». 

Sul piede di guerra, però , non ci sono soltanto gli operatori del settore con le associazioni di categoria che a Salerno e provincia sembrano vivere nuovamente l’incubo già sperimentato qualche mese fa, ma ci sono i consumatori che adesso dovranno nuovamente scegliere se utilizzare o meno l’automobile. In prima linea a Salerno c’è l’U.Di.Con (Unione Difesa dei consumatori) con la presidente Anna Della Mura: «Preliminarmente vorrei sottolineare che l’aumento del carburante è stato causato da un taglio di produzione del petrolio da parte dell’Opec, capeggiata dall’Arabia Saudita. Questa probabilmente è una mossa politica che dovrebbe favorire la Russia. Ma prescindendo dal conflitto mondiale - sottolinea - ciò che mi lascia particolarmente basita è il mancato intervento del nostro governo sulle accise. Quest’ultimo è stato uno dei punti salienti del programma elettorale. A questo si aggiunge il commento del ministro Urso, che ci ricorda che il prezzo del petrolio in Italia senza accise è più basso di quello di altri paesi appartenenti all’Ue. Commento che conferma l’incidenza catastrofica delle accise e dell’Iva in Italia. Il risultato finale in ogni caso è, come sempre, la lesione degli interessi dei consumatori che ultimamente risultano martoriati da tassi di interessi altissimi e rincari in ogni settore». L’idea, in ogni caso, sarebbe continuare a confrontarsi con le istituzioni per ribadire la necessità di tutelare i cittadini ma anche i lavoratori: «In diversi tavoli di confronto con le istituzioni abbiamo più volte insistito per un taglio delle accise - conclude Della Mura - questo è ciò che può in maniera immediata migliorare la situazione. Ovviamente continueremo a ribadirlo. In conclusione, si auspica maggiore concretezza e interventi risolutivi in favore dei cittadini tutti». 
 

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