Covid a Salerno, Agnese batte il virus
ma muore a 47 anni dopo un intervento

Covid a Salerno, Agnese batte il virus ma muore a 47 anni dopo un intervento
di Pasquale Sorrentino
Domenica 10 Gennaio 2021, 12:30 - Ultimo agg. 15:27
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Lacrime e sorrisi, sospiri di sollievo e tragedie, guarigioni e tristi epiloghi rappresentano i volti della pandemia. Si alternano in modo rapido, a volte addirittura si sovrappongono. Altre vivono in modo parallelo. La gioia di tornare a casa dopo 54 giorni di una ricoverata di novant'anni, e la disperazione di veder perdere la vita una donna di 47 anni che aveva battuto il Covid, diventando simbolo di chi non si arrende, ma che non ha superato un intervento chirurgico che sembrava molto più semplice. Agnese Morrone aveva sconfitto il Covid-19, che l'aveva colpita all'inizio della prima ondata, dopo 143 giorni di ricovero, di cui 18 intubata al policlinico a Napoli e poi, dopo il risveglio, in riabilitazione a Campolongo. Era stata tra le prime a contrarre il virus, nella prima ondata, tra il Vallo di Diano e il Tanagro e a batterlo. Era guarita. Un simbolo per i suoi racconti emozionanti. Che purtroppo non c'è più. La 47enne, madre di un adolescente, ha perso la vita a causa delle complicazioni insorte in seguito ad un intervento chirurgico a cui si era sottoposta. La donna di Caggiano a marzo rimase contagiata in seguito al raduno dei neocatecumenali del 4 marzo a Sala Consilina. Oggi la notizia della sua morte lascia sgomenta l'intera comunità di Caggiano che al suo rientro, dopo il ricovero, l'aveva accolta con grande gioia.

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«Da tanti viene ricordata - ha commentato il sindaco Modesto Lamattina - come una tra le prime persone ad ammalarsi di Covid ma anche e soprattutto come simbolo di speranza e di coraggio nell'aver sconfitto, dopo tanta sofferenza, quel virus subdolo ed invisibile.

Io voglio ricordarla invece come cittadina e donna da sempre impegnata nel sociale, sempre pronta a dare una mano, attiva e partecipe in tantissime attività. Instancabile, malgrado tutto non aveva perso il sorriso e soprattutto la fede che tanta forza le aveva dato». Da una parte il dolore per una grave perdita per la comunità, dall'altra la gioia di riabbracciare una nonna. Da Caggiano a San Pietro al Tanagro, una decina di chilometri di distanza. Dopo 54 giorni di ricovero al reparto covid dell'ospedale Luigi Curto di Polla, nonna Concetta di San Pietro al Tanagro, novantenne, è tornata a casa dopo aver, finalmente, sconfitto il virus. La signora Concetta è stata riaccompagnata a casa con un'ambulanza Avosa e assistita dai volontari in servizio. Ad accoglierla la sua famiglia. Sono proprio i familiari di nonna Concetta a esprimere la loro profonda gratitudine nei confronti di tutto il personale del reparto Covid dell'ospedale di Polla che ha assistito l'anziana signora con attenzione, professionalità e affetto non facendola mai sentire sola, nonostante le enormi difficoltà della pandemia. Lacrime e sorrisi, gioia e dolori sono le facce della stessa medaglia, le facce della pandemia.

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