Scafati, focolaio nella residenza
per anziani: già dieci contagiati

Scafati, focolaio nella residenza per anziani: già dieci contagiati
di Daniela Faiella
Mercoledì 11 Novembre 2020, 09:35
3 Minuti di Lettura

Si aggrava il bilancio dell'emergenza nell'Agro che solo nella giornata di ieri, in base al report fornito dall'unità di crisi regionale, ha registrato complessivamente oltre duecento nuovi contagi, con picchi nei comuni di Sarno (50), Scafati (35), Angri (29) e Pagani (26). Preoccupa, in particolare, la situazione a Scafati dove è stato riscontrato un focolaio in una residenza per anziani. Una decina gli ospiti della struttura risultati positivi al virus, quasi tutti sintomatici, senza considerare i titolari, ugualmente contagiati. L'altro ieri sera è stato necessario l'intervento di un'ambulanza del 118 e dei medici dell'Usca del distretto sanitario 61 per prestare assistenza ad un'anziana di circa 90 anni, ospite della residenza, che desaturava. La nonnina, dopo una prima assistenza da parte dei soccorritori, è stata trasportata al Covid hospital di via Passanti e ricoverata dopo ore di attesa, per mancanza di posti letto. La struttura è stata, ovviamente, chiusa dopo l'accertamento dei contagi, ma c'è preoccupazione per le condizioni degli altri anziani ospiti, la maggior parte dei quali hanno più patologie. Intanto, sempre ieri, al Mauro Scarlato c'è stato altro decesso: un'anziana di 71 anni, di Nocera Inferiore. Diabetica e cardiopatica, era arrivata all'ospedale di Scafati dal pronto soccorso dell'Umberto I. Era stata intubata e trasferita in Rianimazione dopo un primo ricovero nel reparto di Malattie Infettive. Continuano a lavorare in affanno medici, infermieri e soccorritori. Anche quella di ieri è stata una lunga giornata di attesa per le ambulanze del 118, incolonnate a motori spenti, una dietro l'altra, fuori al pronto soccorso. In città, intanto, proseguono le attività dei sette medici dell'Usca del distretto sanitario 61, allestita all'interno del Polverificio borbonico, quale ulteriore unità di crisi distrettuale, dipendente dalla sede principale di Angri.

«Le attività proseguono con regolarità - conferma il direttore del distretto Pio Vecchione - sia per l'esecuzione dei tamponi in modalità drive-in sia per l'assistenza dei pazienti domiciliati sintomatici non gravi e non gestibili a distanza dai medici di base. Stiamo processando, pian piano, tutte le richieste che pervengono via mail, sia da parte dei medici di base, cui spetta soprattutto il compito di richiedere l'attivazione delle visite domiciliari, sia da parte dei cittadini che chiedono di prenotare un tampone, perchè sintomatici o contatti stretti di positivi. È giusto chiarire che i tamponi vengono effettuati il lunedì, il mercoledì ed il venerdì, secondo un calendario di appuntamenti stilato in base alle richieste. Pertanto, negli altri giorni, la stazione Covid del Polverificio è ovviamente chiusa. Lavoreremo in modalità continua qualora le esigenze dovessero richiederlo. Intanto ho già richiesto tre medici e due infermieri in più, sia per Scafati che per Angri, per potenziare ulteriormente le attività». Ad Angri, ieri sera, il sindaco Cosimo Ferraioli ha firmato un'ordinanza per disporre il divieto di stazionamento, con la sola possibilità di transito, in alcune strade e piazze del territorio (piazza San Giovanni, piazza Doria, Villa Comunale, piazzetta via Cervinia, piazza Annunziata, giardini di viale Europa, piazza Enrico Smaldone). Spostandoci a Sarno, i vertici Asl accantonano per il momento l'idea di riconvertire l'ospedale in presidio Covid. Prevista una nuova e rapida organizzazione del pronto soccorso a causa dei percorsi protetti completamente saltati. L'ospedale avrà aree dedicate al Covid e resterà nella rete di emergenza urgenza. Intanto è stato chiesto il ripristino del reparto Covid adiacente l'U.O. di Cardiologia, che era stato già attivato durante la prima fase dell'emergenza.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA