«Dichiaro la mia completa estraneità ai fatti e confido nella magistratura». Lo afferma Enrico Coscioni, primario e consigliere per la sanità del presidente della Campania Vincenzo De Luca oltre che presidente di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), commentando la sua posizione di indagato nell'inchiesta sugli appalti del settore sanitario della Procura di Napoli in merito all'emergenza Covid-19.
Coscioni è indagato nell'ambito del filone dell'inchiesta che riguarda Ebris, la fondazione di ricerca biomedica di Salerno che ha appunto Coscioni nel cda.
Tra i reati ipotizzati c'è quello di turbativa d'asta e l'inchiesta segue diversi filoni tra cui anche gli appalti affidati a Ebris dall'Istituto Zooprofilattico e dalla stessa Regione Campania. Coscioni è infatti indagato insieme ad altre persone tra cui il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Antonio Limone. e il presidente di Soresa Corrado Cuccurullo. I pm Antonello Ardituro, Henry John Woodcock, Simone De Roxas e Mariella Di Mauro indagano anche sulle criticità dei covid center modulari costruiti a Napoli, Caserta e Salerno per affrontare la pandemia.
Lungo l'elenco degli indagati per i quali è stata chiesta la proroga delle indagini e tra cui figurano anche il capo della protezione civile regionale Italo Giulivo, che è anche a capo dell'unità di crisi della Regione per il covid, e Roberta Santaniello, membro dell'unità di crisi oltre al consigliere regionale Luca Cascone.