Tra le ceramiche de I Mercanti
spunta De Luca con il lanciafiamme

Tra le ceramiche de I Mercanti spunta De Luca con il lanciafiamme
di Barbara Cangiano
Lunedì 10 Agosto 2020, 06:39 - Ultimo agg. 08:03
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Sulla testa ostenta la corona di alloro, pianta cara al dio Apollo e simbolo dei neolaureati. Il volto apparentemente è serafico, ma il ghigno parla chiaro: chi sbaglia pagherà. E il lanciafiamme che abbraccia baldanzoso tra le mani, non lascia spazio ai dubbi. In trenta centimetri di ceramica smaltata, è condensato uno dei tormentoni che in piena fase di lockdown ha fatto conoscere al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca la notorietà oltre i confini nazionali, quando il suo «Volete fare le feste di laurea? Vi mando i carabinieri con il lanciafiamme», attraversò veloce il mondo, consacrandone da un lato la verve attoriale, dall’altro il piglio autoritario nella gestione dell’emergenza sanitaria.

L’ARTISTA
A realizzare la singolare scultura-prototipo, il ceramista salernitano Giovanni Savastano, titolare dell’omonimo negozio di lavorazione artigianale al civico 123 di via Mercanti. Di qui a breve, De Luca con il lanciafiamme diventerà il nuovo gadget dell’estate: «Stiamo realizzando dei bozzetti più piccoli di 15-18 centimetri, che proporremo in vendita per i salernitani ed i visitatori – spiega l’artigiano – Sono ventitrè anni che dedichiamo il nostro lavoro al recupero della tradizione campana, realizzando corni, pulcinella ed altri souvenir che rimandano alla cultura locale». Non poteva mancare dunque l’omaggio al governatore, il secondo dopo il pupazzetto di De Luca con il bilanciere realizzato a Natale. «Quell’opera, che il presidente venne ad ammirare di persona complimentandosi con noi, voleva simboleggiare l’impegno dell’uomo solo al comando che regge le sorti di una regione con tanti problemi da gestire, tutti di non facile risoluzione – continua Savastano – Questa, invece, è un cadeaux ironico, che racchiude però la forza ed il coraggio che sono stati necessari per fronteggiare una terribile pandemia. Bene ha fatto il presidente a usare il pugno di ferro, cerchiamo ora di essere tutti responsabili e di evitare un secondo lockdown che nessuno potrebbe permettersi». 
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