«Gas, bolletta da un milione di euro:
ora aumenterò il prezzo dei pelati»

«Gas, bolletta da un milione di euro: ora aumenterò il prezzo dei pelati»
di Valerio Iuliano
Giovedì 18 Agosto 2022, 10:11 - Ultimo agg. 19 Agosto, 08:56
4 Minuti di Lettura

Una bolletta del gas da quasi 1 milione di euro, per poco più di due settimane di lavoro. Per Francesco Franzese, imprenditore del settore agroalimentare, amministratore delegato dell'azienda La Fiammante, specializzata nella trasformazione del pomodoro, quello di ieri mattina è stato un risveglio da incubo. «Il totale da pagare - si legge sulla fattura pervenuta all'azienda - è di 978.618,51 euro».

Quando ha letto l'importo totale qual è stata la sua reazione?
«Mi sono detto che, invece di lavorare, forse sarebbe stato meglio andare al mare. Mentre i nostri politici litigano per una calda poltrona, noi imprenditori siamo abbandonati nella giungla dei prezzi dell'energia.

Ma, in fin dei conti, sono sorpreso solo in parte».

Perché?
«Da imprenditore, sapevo che prima o poi avremmo potuto ricevere bollette molto alte, ma non fino a questo punto. I costi dell'energia erano aumentati in modo spaventoso negli ultimi mesi. La differenza con le fatture di un anno fa è clamorosa. Per le imprese è dura resistere».

Può fare un esempio delle differenze con lo scorso anno?
«Ad agosto 2021, per il periodo di fatturazione relativo al mese di luglio, l'importo era di 120mila euro. Quest'anno, per il periodo di fatturazione relativo a luglio 2022, siamo arrivati a 978mila euro. I consumi sono quasi identici nei due periodi. Eppure, i costi della bolletta di quest'anno sono pressoché decuplicati. Abbiamo lavorato solo per 18 giorni a luglio».

Facendo i conti, si scopre che il gas vi costa oltre 54mila euro al giorno.
«Noi lavoriamo prevalentemente da luglio a settembre. Nel periodo estivo, trasformiamo il pomodoro che raccogliamo nei campi della Campania, della Basilicata e di altre regioni. E c'è anche un altro aspetto paradossale».

A che cosa si riferisce?
«L'importo riportato sulla fattura tiene conto dell'Iva al 5 per cento e non più al 10, come avveniva lo scorso anno. Quindi, abbiamo avuto un piccolo sconto per effetto delle misure introdotte negli ultimi mesi. Con l'Iva al 10 per cento, dove saremmo arrivati?».

Che cosa si aspetta dallo Stato?
«Che intervenga in modo serio sugli extraprofitti delle compagnie energetiche e giri tutto, sotto forma di sconto in fattura, alle aziende che consumano elettricità e gas. D'altronde, sul prezzo del gas pagato dalle compagnie a Gazprom, c'è il segreto di Stato. E allora di che cosa parliamo? Queste fatture non arrivano solo a noi del settore della trasformazione del pomodoro. Lo stesso accade alle imprese che producono pasta, olio ed a tutte le aziende energivore. C'è anche un altro problema».

Quale?
«L'impennata dei costi non riguarda solo il caro-energia. Il rincaro delle bollette energetiche è arrivato alla fine di una lunga ondata di aumenti, iniziata durante la pandemia. La guerra in Ucraina è stata la ciliegina sulla torta».

Quali altri aumenti avete dovuto fronteggiare?
«Rincari spaventosi di tutte le materie prime. Il vetro è aumentato dell'85 per cento. E la banda stagnata, la latta che serve per dare vita ai contenitori metallici, dell'80 per cento. I cartoni sono rincarati del 35 per cento. A questi aumenti, si sono aggiunte poi le bollette di luce e gas».

Tutti questi rincari si ribalteranno sui prezzi dei prodotti?
«Non abbiamo alternative. Il personale rimarrà inalterato. I nostri 350 dipendenti possono stare sereni. E perciò non possiamo fare altro che aumentare i prezzi al consumo. Una lattina di passata di pomodoro, che costava 70-80 centesimi, arriverà a costare 1,30 euro. Gli aumenti, a settembre, arriveranno fino all'80 per cento, rispetto a un anno fa».

La vostra è un'azienda nata a Napoli negli anni 50 del secolo scorso e poi trasferitasi nel Salernitano.
«Nel 2000 ci siamo trasferiti da Ponticelli a Buccino. I nostri uffici sono a San Sebastiano al Vesuvio. Nel nostro settore, gli aumenti saranno inevitabili. Vediamo che cosa faranno i politici dopo il 25 settembre, se continueranno a prenderci in giro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA