Giuseppe Conte a Salerno:
«Andremo al ballottaggio»

Giuseppe Conte a Salerno: «Andremo al ballottaggio»
di Giovanna Di Giorgio
Domenica 26 Settembre 2021, 12:00
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«Dovete mandare a quel paese il voto di cortesia, sennò questo Paese non lo cambiamo». Accende la folla, Giuseppe Conte, prendendosi piazza Portanova come, negli ultimi anni, solo Vincenzo De Luca ha saputo fare. Eppure lui, il presidente del M5S, non fa nomi: «Noi non parliamo di altre persone, parliamo di noi». L'ex primo ministro calca il palco per quasi un'ora, parlando senza fermarsi a una folla che lo acclama, malgrado quella di Salerno sia la sesta tappa di una giornata iniziata di buonora nel napoletano. In città arriva per tirare la volata alla candidata sindaca Elisabetta Barone. Non nasconde il suo ottimismo, Conte: «Andremo noi al ballottaggio». E parla di un «vento che spira libero, anche qui a Salerno». Alla folla del sabato sera si sommano i sostenitori di Barone ma anche i simpatizzanti di Conte, salernitani e non. Le persone gli chiedono foto, selfie e, a dispetto delle norme anti Covid, cercano di stringergli la mano. In piazza ci sono oltre 2000 persone. «Giuseppe, Giuseppe»: la gente urla il suo nome e lui dispensa sorrisi e non disdegna, dal palco, dialoghi diretti. 

Parla della pandemia e della sua gestione, di sanità, di transizione digitale ed ecologica, di Europa, di Pnrr, di Sud. Per poi andare dritto al punto: «Quando si vota per la città si vota per fare la cortesia al conoscente, al parente. Spuntano parenti di sesto grado, gente che non si è mai vista, vengono a prendere il caffè a casa e non si riesce a cacciarli fuori ironizza Succede che diventiamo deboli. Ma noi abbiamo rovinato l'Italia così, abbiamo distrutto un Paese. Ci ha distrutto attacca - il voto di cortesia». E ancora: «Non funziona dire che a Salerno votiamo gli amici e poi quando arriva il Governo nazionale votiamo i progetti. Voi votate oggi, qui, da subito. Se non condividete questo progetto indica Barone - non lo votate, il vostro voto non lo vogliamo. E non vogliamo neppure un voto distratto». Conte parla di adesione a un progetto come di un «lavorare con noi, partecipare con noi, aprire cantieri decidendo insieme cosa vogliamo fare a Salerno. Questa è la politica con la P maiuscola. I voti distratti non ci servono». E neppure quelli ottenuti con promesse: «Elisabetta, tu lo sai - si rivolge all'aspirante sindaca - i nostri candidati non fanno promesse elettorali, non si deve azzardare nessuno. Noi prendiamo impegni, assunzioni di responsabilità». Quindi, il finale: «Questa può essere la volta giusta. C'è un vento, un vento che ho visto al Nord e anche qui a Salerno, che spira libero. È il vento dell'onestà, della libertà, di chi vuole migliorare questo Paese, di chi non vede la politica come uno strumento per migliorare le proprie posizioni». Nessun riferimento diretto da parte del premier ai competitor salernitani di Barone. E se dal palco attacca duramente Salvini e Meloni, tace su De Luca. Parlando a margine, conferma il suo ottimismo: «Credo che ci sia veramente il senso di un'onda che sta crescendo. Poi, non voglio dire che questo si tradurrà in chissà quali risultati, ma sicuramente è molto positivo questo atteggiamento, questo entusiasmo. C'è un'energia vitale. Avremo delle sorprese». Su un eventuale ballottaggio, però, Conte è molto diplomatico: «Se andiamo noi al ballottaggio, gli altri valuteranno e ci appoggeranno, immagino, se vogliono una proposta solida e concreta per Salerno». L'ipotesi che al doppio turno ci arrivi il candidato di centrodestra non la prende in considerazione e taglia corto: «Andremo noi al ballottaggio».

Del resto, già a Battipaglia, nel pomeriggio, era stato chiaro: «Se in alcune situazioni non siamo andati in coalizione perché non c'erano le condizioni e l'asticella non era alta, il ballottaggio non risolve il problema».

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Sul palco, con l'ex premier, il senatore Andrea Cioffi a dieci anni dalla sua sfida a De Luca. Protagonisti anche i deputati Angelo Tofalo e Nicola Provenza. E giù, accorsa per la sua collega dirigente scolastica, l'ex ministra dell'IstruzioneGiuseppe Conte: «Ho una sensazione molto positiva, vedete voi stesso quante persone ci sono qui stasera dice - È un M5S che si sta strutturando come era giusto che fosse, ho molta molta speranza per il futuro del M5S e di conseguenza anche per il futuro del mio Paese che amo molto». 

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